martedì 16 maggio 2023

Raccolta innovativa e neo-ermetica di Alberto Mori

recensione di Vincenzo Capodiferro pubblicata su Insubria Critica


Dettagli Fuori Campo è una raccolta poetica di Alberto Mori, pubblicata da Fara editore, Rimini 2022. Come si legge nella descrizione: «Un linguaggio che ci cattura per la repentina successione delle immagini, gli accostamenti insoliti, le metafore ardite, i neologismi pregnanti».

È una raccolta innovativa, fatta di rapidi flash, che si interpongono come fotogrammi di un film e si esprimono in un linguaggio al contempo futuristico ed ermetico. Si usa un linguaggio fotografico, laconico. Così si susseguono i vari componimenti, come contemporanei idilli, che insieme costituiscono i tasselli di un quadro artistico, che ci ritrae il reale. Ad esempio:

I lampeggi accendono l’ingresso

Intermittenza fioca

d’arancione diluito

Si descrive in rapide battute un fenomeno phi. Come sostenevano gli psicologi della Gestalt: il tutto è più della somma delle parti. Così è della poesia di Alberto: si danno dei frammenti illuminanti, bisogna ricostruire il tutto.

Mattino

Riapertura

Prova tendone

teso fra le ombre


Ci ricorda Mattina di Giuseppe Ungaretti. Il tutto si gioca nel verso “riapertura”. Ogni giorno è un riaprirsi alla luce, mentre il tendone si tende fra le ombre, cioè è ancora in qualche modo legato alle tenebre. La materia produce di per sé opacità, dunque ombra. Il tendone rappresenta l’involucro materiale e tenebroso che racchiude l’anima, scintilla di luce infinita.

La poesia di Mori non è comunque facile. In poche battute si racchiude un mondo. Non è solo la ripresa del mondo reale esterno, ma nello stesso tempo è come l’insieme di scatti fotografici, che l’autore rivolge al mondo interiore, agli stati d’animo, ai sentimenti.

Nessun commento: