C’è un soffio nel mio cuore, un salto
ma non si può sentire.
Lo sguardo tra le dita, osservo
e non vedete voi me.
L’estate dopo pranzo andavo
sola verso il salice
mentre tutto si incrinava:
erano valli infrante,
e l’altitudine mi liberava
da quella voce flebile di padre.
***
Dei fiori rosa asiatici ho memoria
ritratto nell’orto botanico, nel cielo
di Milano. Grigio della goccia
che fende la guancia:
noi siamo specie, regno, raggiungimento.
Era il primo giorno dell’anno e morivo
nella casa dell’infanzia, i muri disegnati.
Dove sono stata, dove sono andati
i soli che ora tornano.
***
Era un esistere impreciso,
uno scarto, camminare
in tempi e cieli distanti
tra bordi e mura di ogni luogo
nelle trame di una città:
corpi amati, destinati.
Trovarsi nell’afa di un’estate
sulle rive di un continente;
io ero lontanissimo, ero qui.
***
Un sole radente sulla curva dell’esistere. Sono un pez-
zetto di carta nell’acqua. Sono tutti questi strappi.
Gisella Genna è nata nel 1973 a Milano, dove vive e lavora.
Giornalista e docente, si occupa di moda. A marzo 2020 è uscita per Interno Poesia la sua prima raccolta in versi Quarta stella.
Si sono occupati della sua poesia blog letterari e riviste cartacee e online tra cui La Lettura – Corriere della Sera, la Repubblica, Atelier, La dimora del tempo sospeso, Carteggi Letterari, Il Rifugio dell'Ircocervo, Rai Poesia, Inverso, e altri.
Giornalista e docente, si occupa di moda. A marzo 2020 è uscita per Interno Poesia la sua prima raccolta in versi Quarta stella.
Si sono occupati della sua poesia blog letterari e riviste cartacee e online tra cui La Lettura – Corriere della Sera, la Repubblica, Atelier, La dimora del tempo sospeso, Carteggi Letterari, Il Rifugio dell'Ircocervo, Rai Poesia, Inverso, e altri.
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