giovedì 20 gennaio 2022

Non mi voglio arrendere - Afferrare un brano di cielo - Il mare ondeggia lento

di Roberto Borghesi


Non mi voglio arrendere
al dolore
che mi vuol prendere
e mi aggrappo
ad un sorriso
che mi rallegri il viso

Tengo le mani aperte per afferrare
ogni scoperta
che mi porta 
ogni giorno
che mi porta ogni istante
giorno dopo giorno
costante

Tutto è contingente
ogni battito di cuore
è una ferita d’amore
che va curata
con una infantile
risata

Un gesto saggio
è avere il coraggio
di non lasciare
l’ultima parola
all’angoscia
che ti stringe la gola

Fai comunque
un sorriso
è un piccolo fiore
piantato nel tuo cuore

***

Si apre il cielo
e si affacciano le nubi
hanno la forma di cubi

Poi cambiano aspetto

ora sembrano un capretto

ora un vaporetto


Gioca il cielo

si passa il tempo

ha il cuore contento

il contadino

che coltiva il suo giardino

guardando in alto

alza la mano

e fa un salto

vuole afferrare un brano

di cielo

sale sulla collina

più vicina

e scocca una freccia

dal foro esce

una pioggerella

e bagna il contadino

felice come un bambino


Una nube si abbassa

e la freccia la trapassa

ora le nubi coprono

il villaggio

di passaggio

e scende la pioggia

goccia a goccia

sul cappello

del giovane studente

che guarda il cielo

e sogna di volare

tra le nubi


E cade sulla roccia

e sul prato

e sul nido abbandonato

dall’uccello canterino

e sogno anch’io

e poi gli dico addio.


***


Il mare ondeggia adagio nella sera

l’atmosfera

è quieta


Il marinaio dispiega

la vela

la pesca è stata buona

l’ora del riposo risuona

lungo la riva


Passeggia il viandante

e scruta l’orizzonte

il sole fa bionde 

le onde


La sabbia della spiaggia è piena

di orme


Ora il marinaio dorme

nulla minaccia la pace della marina

nella notte illuminata

dalla luna


Il viandante si ferma a guardare le stelle

la serata è bella

vale la pena di sostare

meditare

oppure tuffarsi

tra le onde


Come è profondo

il mare

fa innamorare

e gli innamorati

abbracciati 

mano nella mano


Lontano

la sirena del Faro

fischia


Il peschereccio prende il largo

il marinaio finisce

il suo letargo


Il mare ondeggia lento

il viandante è contento

arriva alla fine del molo

e noi lo congediamo

e salutiamo il mare

che ci ha fatto compagnia


E andiamo via.

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