martedì 4 maggio 2021

La trasformazione del reale a partire da una speranza che incide il presente cercandovi vita e bellezza

VERSI VERSO LA SPERANZA di Roberto Borghesi

 Fara Editore 2021

recensione di Gian Ruggero Manzoni



Roberto Borghesi è nato in Francia nel 1957, ma ora risiede in Italia. È autore di due libri: “Nietzsche. Per una filosofia della grandezza” e “Fanny che voleva sognare, fiabe per adulti-bambini”. Ha tradotto dal francese testi di Jean Luc Nancy (“Verità della democrazia”, “L’adorazione”, “Prendere la parola”) e di Ginette Michaud (“Veglianti”). Ha pubblicato con Fara i saggi: “Chi scrive qui ha fede”, “Apertura è la parola chiave che riassume quanto Nietzsche scrive della felicità”, “Dieu est personne” e “Prossimità, lontananze e confini”. Un suo racconto è inserito nell’antologia “Parole folli” (Fara 2012). Ha partecipato al programma “Anima d’Autore” in Icaro TV. Dalla prefazione di Alessandro Ramberti: “La poesia è un distillato di parole che si fanno musica e arrivano a pizzicare corde profonde, a farle risuonare con vibrazioni che danno corpo a immagini, emozioni, suggestioni, sentimenti in cui possiamo leopardianamente naufragare, ma non per annullarci, bensì per sentirci parte di un senso più grande, di una dimensione che supera e trasfigura il contingente e che riesce a trovare una pulsazione di salvifica luce perfino nell’oscurità più angosciante”. Quelle di Borghesi sono poesie brevi ma incisive, a momenti una sorta di haiku in cui non si parla di acque, fronde, fiori e aironi, bensì del come tenere duro e continuare a credere. Del resto la speranza risulta come una responsabilità individuale, ma, nel contempo, comune; risulta quale virtù, quindi è un'arte di vivere; poi ci invita a non demordere, a non rinunciare, ad accettare quello che nell’oggi è reale, ma non in maniera passiva, bensì cercando di trasformarlo, tramite vita e respiro, per mai considerarsi quali persi. Possiamo dire, quindi, che la speranza è una disposizione d’animo che si situa tra le maglie del nostro vivere quotidiano, una disposizione che inclina il nostro IO verso il futuro che ci attendiamo, in modo che polarizza il pensiero, l’attenzione e, a volte, tutte le nostre forze verso l’attesa, a seconda del peso che diamo a quanto aspettiamo. Perciò, la speranza, pur riguardando il futuro, incide fortemente sul presente ed è questa componente che più volte Borghesi tocca nella sua raccolta, ridonandoci desiderio e volontà. Poesia intensa, la sua, forte, priva di fronzoli, votata alla vita e al bello che in essa ancora dimora.

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