sabato 22 agosto 2020

In questa solitaria confusione

Grazie di cuore a Vesna Andrejevic per la traduzione in lingua serba di questo versi scritti nel giorno della Memoria di S. Chiara. L’illustrazione è di Giacomo Ramberti

AR

In questa solitaria confusione
ti chiedo un punto fermo un orizzonte
una parola onesta che rimanga
non venga cancellata dagli umori
ma crei un ring per noi per noi soltanto


non c’è confine e il sacro


ondeggia e pare vuoto ogni progetto
asfittico lo slancio nel futuro
i volti mascherati si defilano
oppure si denudano incoscienti
è questa trasgressione che denuncia


la rete è un simulacro


i sensi e i sentimenti sono liquidi
gli abbracci si trasformano in faccine
mentre vorremmo essere degli alberi
in cui scorrono amori con radici
che valichino il tempo e le paure


a che serve una macro


se noi non siamo androidi ma persone?
Dunque ti chiedo di esserci per me
programmeremo insieme il nostro viaggio
lasciando agli algoritmi il loro corso
vedremo i nostri occhi luccicare.




S. Chiara, 11 agosto 2020




U metežu ovom samotnom

tražim ti odredište vidik

reč jednu iskrenu što opstajava

da voljama i zlovoljama ne bude zbrisana

da borilište stvori za nas za nas samo



nema međaša i svetinja



pluta i ispraznim se čini svaki naum

ugušenim uzlet u sutrašnjicu

lica zamaskirana defiluju

ili se ogoljavjaju u nesvesti svojoj

kršenje je to što pravila potkazuje



mreža je jedna opsena

čula i osećanja su razvodnjena

zagrljaji se premeću u emotikone

dok žudimo drveća da budemo

u kojima korenje i ljubav struje

što zebnje i vreme nadmašuju





čemu makroinstrukcija neka



ako androidi nismo već ljudi?

Tražim zato da uz mene budeš

putovanje naše skupa iscrtaćemo

algoritmima ostavljajući njihov tok

i sjaj u očima našim tada spazićemo.



U S. Kjari, 11. avgusta 2020.


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