Bentrovato Gastone.
Ti propongo di condividere con i fruitori del blog le nostre
conversazioni a Madrid.
Credi nel ruolo
itinerante del poeta?
Assolutamente sì. Fondamentale, quasi prerogativa di vita
per continuare nel confronto e nell’introspezione che mai deve essere
accantonato, conoscere è rivivere lo stesso rapporto che abbiamo costruito con
noi stessi, crescendo e maturando, guai se ciò non avvenisse.
Il curriculum
per titoli conta per te più dell'ascolto dei lettori?
Il curriculum è e rimane il resoconto di quello che si è
realizzato, un promemoria espressivo per se stessi, un fiore all’occhiello che
sintetizza il percorso, e nulla più, non facciamoci distrarre da illusoria e
vana gloria, ma ancor di più dal cammino che va intrapreso per continuare a
incuriosirsi e confrontarci con gli altri. Nei lettori si completa,
continuamente, il viaggio introspettivo verso nuove mete, amicizie, e
sicuramente occorre la voglia di mettere gli altri in condizione di raccontare
per trarre nuova linfa umana amalgamandosi con esperienze vissute, insomma un
arricchimento reciproco da non “sottovalutare”.
Sant'Angelo in
Vado e Mar del Plata. Cosa rappresentano nel tuo cuore?
Come potrei non amarle? Sant’Angelo in Vado, il Paese dove
sono nato e vivo. Mar del Plata (Argentina), che mi ha adottato con affetto,
oltre allo zio Lino, fratello di mio Padre, emigrato in questa Città nel 1950,
rappresenta anche un raccolto di tantissima stima: infatti, nella stessa Mar
del Plata, nel 2018 sono stato insignito con il Titolo di “Visitante Notevole”,
massima onorificenza istituzionale, per essermi distinto nell’ambito culturale.
Due realtà differenti, ma che battono all’unisono nel mio voler essere e
“continuare” a vivere. A ottobre di quest’anno farò il mio quarto viaggio in
terra Argentina!
So che ti
attendono nuovamente in Argentina. Racconta!
Raccontare? Non finirei mai di farlo, Gastone e l’Argentina,
posso affermarlo tranquillamente sono diventati un tutt’uno, vuoi per la
poesia, per lo zio Lino, per le tante amicizie, mi aspettano in tanti come
“rito oramai consacrato”. A ottobre di quest’anno ci andrò in veste di
Testimonial Culturale della Regione Marche, parteciperò alla fiera del Libro di
Mar del Plata, incontrerò alunni delle Scuole, Istituzioni, Associazioni
Culturali, Associazioni Regionali, Presentazioni, Radio, Tv, ecc. E questo è
tutto ciò a cui una persona “curiosa” come me può aspirare con soddisfazione e
orgoglio. Incamerando quel bagaglio di vita che continua a far parte della
“fame mia di conoscenze”.
Il tuo rapporto con
gli animali è fonte d’ispirazione?
Rientra nel percorso taumaturgico che la vita ti offre,
quindi fonte accessibile con profitto da parte del cuore. Sì, gli animali e in
modo speciale Jenny, la volpina che da quattordici anni allieta il mio
“destino”, hanno permesso di soffermarmi traendo ispirazione e consigli umani
per viaggiare mentalmente ancor più preparato emotivamente. Sanno parlare
consigliandoti senza inganno o doppi sensi, e questo mi ha dato modo di non
perdere mai lo stimolo poetico, insomma un consigliere spirituale sempre
attenta sulla vita e sulle sue croniche mancanze.
Credi che la
natura abbia bisogno di una schiera di poeti ambientalisti per dire la sua?
Tu non puoi criticare gli altri e poi ti comporti peggio,
nel senso, la natura come ogni cosa non ha bisogna di difensori o paladini
bravi a scrivere cavalcando l’onda struggente che sta uccidendo il pianeta, ma
preferirebbe azioni concrete anche da chi riempie il foglio in sua difesa e poi
non fa nulla per amarla e difenderla. Anche in poesia vedo troppe “mode”, dove
l’ordine imperante è scrivere senza ritegno o pudore, e non può essere una
critica nei confronti di nessuno da parte mia, perché semplice osservatore
incuriosito di quello che leggo o noto. Noto con amarezza come scrivere sia
diventato un mezzo per mettersi in mostra, una maniaca ostentazione, quasi
vitale, rimango dall’idea che non sia sufficiente avere fogli e penne per
raccontarsi, per trasmettere riflessioni, se manca il senso del cuore. Grazie a
Dio non mi ritengo un poeta, quindi critico feroce di me stesso, e credimi, non
guasta!
Il poeta oggi
può essere confinato in una torre d'Avorio?
Dipende cosa intendi per torre d’Avorio. Isolato o protetto?
Credo che il ruolo del Poeta sia semplicemente all’interno della società, dello
stato d’animo di se stesso, della propria famiglia. Il Poeta non ha né confini
mentali né turbe da riscoprire cercandole, amandole, denigrandole, sezionandole,
ma la capacità emotiva di sapersi raccontare perché vittima inconsapevole di un
destino che coinvolge anche chi non scrive, essere poeti non vuol dire
scrittura ma arricchimento per le altrui “ossessioni”.
L'eredità dei
tuoi genitori in cosa consiste?
Quando stai per toccare continuamente il fondo e non sai
come uscirne, ecco che improvvisamente sei davanti al bivio che non ti aspetti
ma che attendevi perché legato emotivamente allo stesso inconscio di vita
vissuta, intrapresa da sempre al sole di formativi valori. Altruismo,
generosità, abnegazione, rispetto, disponibilità, senso di giustizia, e potrei
continuare a tessere le lodi dei miei genitori, e se oggi sono fiero di quello
che sono ringrazio babbo e mamma per questa loro eredità di sana onestà
intellettuale.
L'incontro con
le nuove generazioni cosa ti ha trasmesso?
Tutto e nulla, le nostre generazioni hanno saputo
interpretare al meglio la vita, centellinando al meglio i consigli da parte dei
nonni e genitori, plasmandoci nel futuro che poi avremmo attraversato. Per noi,
almeno nel caso mio, la vita è stata particolarmente dura, dove nulla era
concesso perché vestiti con abiti logori, da acquistare al mercato “dei
sacrifici”. Il futuro rimarrà sempre dei giovani, di generazioni che costruiranno
con arguzia e sagacia scelte per crescere migliorandosi, a patto che non
dimentichino chi sono e l’umiltà per conoscere il mondo, dove nessuno nasce imparato, anzi, solo così
se accetteranno il ruolo di comprimari, ma con lo spirito poi di essere dei
numeri uno allora sì che il futuro sorriderà senza artifizi o vana gloria.
Si può scrivere
poesia senza aver mai letto le opere di un poeta?
I miei genitori sono stati dei grandi poeti nonostante non
abbiano mai scritto poesie, rivivendo poi quello che hanno vissuto. Aggiungo
senza ombra di smentita che il poeta appartiene al ciclo della vita con le
sofferenze e le privazioni che da sempre caratterizzano l’esistenza. I miei
genitori hanno cresciuto con tanti sacrifici sei figli, conoscendo lutti,
stenti, privazioni, prigionia in Germania del babbo, sofferenza, distacco dalle
famiglie, ricordi che ancora mi toccano profondamente, quindi vogliamo parlare
di cosa, di chi? I Poeti sono loro un perenne libro e “specchio” un patrimonio
di cultura nata e vissuta nella realtà del dolore. Nessuno è poeta, ma già
essere un profondo conoscitore della propria emotività è sicuramente un buon
inizio, poi (sai che amo ironizzare):
diffida delle imitazioni!
Una poesia per i lettori?
Domani, sarò,
nelle libertà
di vestiti senza età,
a congiungere
spazi senza spazio,
riflettendo
sull’anemia dell’amore.
Mendicandone
esultanze senza capricci,
m’inginocchierò
sui ritornelli inventati,
aggiungendo parole
che conserveranno
nei giorni dedicati,
il profumo assetato
degli incensi.
Ha
ricevuto riconoscimenti nazionali e internazionali tra cui il Premio Internaz. “Meet
the Artist” Ostia Antica - Premio internaz. “Arte, Cultura,
Solidarietà” Pescasseroli Aquila - Accademia Internazionale la
Sponda - Finalista nazionale
Maschera d’Argento Comiso Ragusa, e classificandosi sul podio e arrivando
finalista o meritevole. Ospite in radio nazionali ed estere
Argentina, Spagna, Belgio, Italia.
“Testimonial”
per l’anniversario della promulga delle “Regie Patenti” 2018 Chivasso (To)
Poeta
e testimonial Regione Marche in terra Argentina, nel tour poetico del volume
“Un Seme oltre oceano”, 2014 e del volume “6.0” negli anni 2017 e 2018, sempre nel 2018,
a Mar del Plata, Argentina, è stato insignito, da parte del “Concejo
Deliberante del Partido de General Pueyrredon con il titolo “ Visitante Notable”.
http://www.gastonecappelloni.com/
Report a cura di Claudia Piccinno
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