recensione di Gian Ruggero Manzoni
VECCHIO E NUOVO suggestioni in versi di Alessandro Ramberti, FaraEditore 2019
Alessandro Ramberti è nato a Santarcangelo di Romagna nel 1960. Laureato in Lingue orientali a Venezia, ha vinto una borsa di studio (1984-85) per l’Università Fudan di Shanghai. Nel 1988 ha conseguito a Los Angeles il Master in Linguistica presso l’UCLA e nel 1993 il dottorato in Linguistica presso l’Università Roma Tre. Ha pubblicato in prosa: “Racconti su un chicco di riso” e “La simmetria imperfetta”, con lo pseudonimo di Johan Thor Johansson. In poesia: “In cerca” (2004, Premio Alfonso Gatto opera prima), “Pietrisco” (2006); “Sotto il sole (sopra il cielo)” (2012, Premio speciale Firenze Capitale d’Europa); “Orme intangibili” (2015, Premio Speciale Casentino). Nel 2017 è uscita la raccolta “Al largo”. Ora un suo testo: “Ecco dove siamo / in un ambiente che respira / e tinge il cuore / ai nostri piedi // urge continuare / aprire insieme tratti nuovi / ad ogni svolta / ci sono incontri // misteriosamente / li trovi incisi sulla roccia / segnali-guida / per te e per me”. Da una nota di Rosa Elisa Giangoia: “Consola e conforta il senso della nostra umana incompiutezza leggere questi testi di Alessandro Ramberti in cui reticoli di rigore metrico imprigionano ardite correlazioni del pensiero per tendere il dire poetico, in fascinoso plurilinguismo, verso quell’Oltre, chiuso nel mistero, che il cuore desidera, la mente immagina, ma solo le parole possono tentare di delineare”. Anche in Vecchio e nuovo Alessandro continua la sua ricerca di verità, sia condotta in prosa sia in poesia. Ma di quale verità stiamo parlando? Di quella che la fede in Cristo ci consegna. Ramberti, come anche altri hanno osservato, afferma il positivo dell’esserci per arrivare a una soglia in cui siano stati banditi orrori ed errori della vita e della storia… quella storia che sommerge e non fa respirare. E in ciò il verso risulta sempre leggero, mosso da misericordia, da un perenne affidarsi alla divina provvidenza e dall’amore per il genere umano, così che anche le domande che sgorgano non intimoriscono, non affliggono, risultando utili indicazioni per procedere nel percorso. È pur sempre forte e compassionevole il dire saggio e filosofico di Alessandro, ricco di esperienza letteraria e di importanti incontri di vita. Raccolta da leggere. Raccolta che resta.
VECCHIO E NUOVO suggestioni in versi di Alessandro Ramberti, FaraEditore 2019
Alessandro Ramberti è nato a Santarcangelo di Romagna nel 1960. Laureato in Lingue orientali a Venezia, ha vinto una borsa di studio (1984-85) per l’Università Fudan di Shanghai. Nel 1988 ha conseguito a Los Angeles il Master in Linguistica presso l’UCLA e nel 1993 il dottorato in Linguistica presso l’Università Roma Tre. Ha pubblicato in prosa: “Racconti su un chicco di riso” e “La simmetria imperfetta”, con lo pseudonimo di Johan Thor Johansson. In poesia: “In cerca” (2004, Premio Alfonso Gatto opera prima), “Pietrisco” (2006); “Sotto il sole (sopra il cielo)” (2012, Premio speciale Firenze Capitale d’Europa); “Orme intangibili” (2015, Premio Speciale Casentino). Nel 2017 è uscita la raccolta “Al largo”. Ora un suo testo: “Ecco dove siamo / in un ambiente che respira / e tinge il cuore / ai nostri piedi // urge continuare / aprire insieme tratti nuovi / ad ogni svolta / ci sono incontri // misteriosamente / li trovi incisi sulla roccia / segnali-guida / per te e per me”. Da una nota di Rosa Elisa Giangoia: “Consola e conforta il senso della nostra umana incompiutezza leggere questi testi di Alessandro Ramberti in cui reticoli di rigore metrico imprigionano ardite correlazioni del pensiero per tendere il dire poetico, in fascinoso plurilinguismo, verso quell’Oltre, chiuso nel mistero, che il cuore desidera, la mente immagina, ma solo le parole possono tentare di delineare”. Anche in Vecchio e nuovo Alessandro continua la sua ricerca di verità, sia condotta in prosa sia in poesia. Ma di quale verità stiamo parlando? Di quella che la fede in Cristo ci consegna. Ramberti, come anche altri hanno osservato, afferma il positivo dell’esserci per arrivare a una soglia in cui siano stati banditi orrori ed errori della vita e della storia… quella storia che sommerge e non fa respirare. E in ciò il verso risulta sempre leggero, mosso da misericordia, da un perenne affidarsi alla divina provvidenza e dall’amore per il genere umano, così che anche le domande che sgorgano non intimoriscono, non affliggono, risultando utili indicazioni per procedere nel percorso. È pur sempre forte e compassionevole il dire saggio e filosofico di Alessandro, ricco di esperienza letteraria e di importanti incontri di vita. Raccolta da leggere. Raccolta che resta.
Nessun commento:
Posta un commento