Quelli toccano soltanto severe decisioni, così
vicine a me: ripresi insieme sulla crepa
bianchissima del set.
E invece tu, prima di chiudere, per essere felice,
consideri per bene la situazione,
il numero di casa che corrisponde proprio,
ascolta, a un’altra cosa:
al ritardo che subito si apre, qui tra di noi,
tutto sorrisi e stordimenti….
Però sono fandonie.
Baci sorridono; millennio fortunato.
E intanto, noi? Saremo forse confortati
dalla curiosa bolla d’aria?
Vibreranno, stasera, certi visini
di segni incandescenti; e il nostro sogno
d’oro, mentre ti scrivo, qui,
senza speranza, evviva!
Allora, sullo schermo, sosia e tormento,
armida-sogno, amica del disegno…
Voglio che tu m’abbracci, voglio che tu scompaia.
Da Umana,
troppo umana. Poesie per Marilyn Monroe, a cura di Fabrizio Cavallaro e
Alessandro Fo, Aragno, 2017.