10 ottobre 2017 Vincenzo D’Alessio & G.C. “F. Guarini”
Lorenzo accanto all’Arcivescovo don Antonio RIBOLDI, nel giugno 1980 in occasione della cerimonia di premiazione del “Città di Solofra” |
Sic Transit Gloria Mundi! la locuzione che il professore Lorenzo VESSICHELLI ripeteva, accompagnandola con un sorriso, all’apertura della cerimonia di premiazione del “Premio Nazionale Biennale di Poesia Città di Solofra” sottovoce alle mie orecchie.
È scomparso ieri all’età di ottant’anni l’eclettico che ha perseguito tenacemente le vie dell’Arte: musica, poesia, letteratura, giornalismo, Storia, tradizioni, spiritualità, e altro ancora.
La sua ultima raccolta poetica, Nulla mi appartiene, ha visto la luce lo scorso 2015 a cura della Società Dante Alighieri, sezione di Benevento, della quale l’Autore era membro in qualità di Consigliere.
Come accade per tutti i grandi Autori vissuti a cavallo tra Novecento e Ventunesimo secolo, Vessichelli ha fatto trasitare l’entusiasmo dei sogni, la libertà dell’azione mediata dallo spirito di esperto intellettuale, nella sua intera esistenza: ha realizzato per la sua Benevento volumi di Storia, di tradizioni, di spiritualità.
Il maggior contributo in questa realtà cittadina è stato offerto dalla fondazione dell’Associazione “Ermete NOVELLI” con finalità organizzative socioculturali che ha dato vita a premi importanti come quello di giornalismo “Tito MARGHERINI”, mostre di pittura, teatro e principalmente musica: l’Autore era figlio d’Arte e sovente si è esibito nelle grandi cattedrali all’organo (compresa la Collegiata di san Michele Arcangelo in Solofra).
Nota è stata la sua collaborazione con gli autori cittadini. Tra questi spicca la famosa poetessa Giuseppina Luongo Bartolini e moltissimi giovani talenti, oggi uomini e donne di affermata cultura.
Ha pubblicato raccolte di poesie. Vorrei citare quelle edite presso il Gruppo Culturale “ F. Guarini” di Solofra nel periodo del suo insegnamento presso la Scuola Media Statale “Giovanni XXIII” di Lovere (BG): Interludio di un pupazzo di fango (1992) e Aurea melopea lungo le sponde d’Iseo (1994).
L’Autore è stato presidente del Premio Nazionale Biennale di Poesia “Città di Solofra” dal 1976 al 2002 donando ai partecipanti parole di incoraggiamento, come si può leggere nell’introduzione all’Antologia del Premio alla IX Edizione del 1992.
La sua collaborazione giornalistica a diverse testate di quotidiani e mensili a carattere nazionale ha sempre avuto a cuore la bellezza della Cultura, vittima nella nostra penisola di assoluta dimenticanza da parte della politica.
L’incoraggiamento offerto ai giovani con l’esempio di abnegazione e umiltà l’ha raggiunto nel corso degli anni dell’insegnamento negli Istituti Statali da Sud a Nord con lettere di affetto, solidarietà nei momenti del dolore, di gratitudine per gli insegnamenti ricevuti.
Gli articoli realizzati nel corso degli anni mettevano in luce le bellezze storico/artistiche della città natale: si veda la lunghissima collaborazione con la rivista “L’Areopago Letterario” diretta dal poeta Michele SESSA, di Fisciano (SA), mentre frustava le debolezze amministrative nei confronti della tutela dell’ambiente; della tutela dei Beni Culturali e la mancata consapevolezza delle buone forze giovani costrette ad allontanarsi dal territorio.
Come tutti gli Spiriti grandi abitava una modesta casa popolare al Rione Libertà, in via Salerno 1, di Benevento lasciatagli dai genitori e non pretendeva di “essere riconosciuto come un illustre Autore”, piuttosto seguito sulle orme indelebili che lo hanno consegnato alla memoria collettiva degli Uomini per sempre.
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