venerdì 7 aprile 2017

Vincitori Come farfalle diventeremo immensità 4, premiazione a Forlì 25-4-17


http://www.comune.forli.fc.it/servizi/notizie/notizie_homepage.aspx
Siamo lieti di comunicare i risultati del concorso Come farfalle 4. Il coraggio del bene. Complimenti ai vincitori e grazie di cuore a tutti i partecipanti, ai giurati, ai volontari, alle associazioni e alle istituzioni (in particolare il Comune di Forlì e il Sindaco Davide Drei) che sostengono questa inziativa per il suo valore culturale e sociale. 
http://www.faraeditore.it/nefesh/coraggiobene.html
 

La premiazione inizia alle ore 9.30 del 25 aprile 2017 

con la premiazione dei primi classificati e degli alunni delle scuole da parte del Sindaco Davide Drei. La festa continua nel pomeriggio nei pressi del ristorante del Parco Urbano (al ristorante sarà possibile pranzare assieme a prezzo convenzionato, gli interessati sono pregati di dare l'adesione al giurato Enrico Medri medrienrico@gmail.com che forninrà ogni utile informazione) con la lettura delle motivazioni da parte dei giurati, i reading degli autori presenti e la performance L'incontro a cura della Minima Parte (con i poeti Massimiliano Bardotti e Stefano Cavallaro). Sarà disponibile in anteprima e a prezzo scontato l'Antologia Il coraggio del bene (copertina illustrata da Alessandra Placucci) e testo con le opere di tutti gli autori vincitori, selezionati e segnalati, v. classifica qui sotto). Per chi ama l'arte ricordiamo che ai Musei San Domenico di Forlì è in corso la Mostra Art Déco. Gli anni ruggenti in Italia.


Opere votate e segnalate dai giurati della quarta edizione del Concorso Come farfalle diventermo immensità ideato da Guido Passini per ricordare Katia Zattoni (entrambi appassionati poeti e operatori culturali attivamente impegnati per il bene comune, prematuramente scomparsi a causa della fibrosi cistica). In giuria: Cristina Lega (presidente), Enrico Medri, Federica Fantini, Filippo Amadei, Francesca Abbiati, Gaetano Foggetti, Jennifer Ruffilli, Stefania Zanetti, Thomas Casadei, Vincenzo Capodiferro. Ecco la classifica della sez. Poesia (per la sez. Racconto vedi narrabilando):

Prima classificata



Più della speranza


di Carla Casetti Bregantini (Zambana Vecchia, TN)

  

[Sagittaria con ascendente Vergine, sono nata a Lavis (TN) il 25 novembre 1942 e risiedo a Zambana vecchia, in provincia di Trento. Ho operato con passione nel campo artistico-culturale, indagando numerose arti, dal canto, alla danza, al teatro, alla pittura, alla scrittura, con particolare predilezione per la poesia. Amo i viaggi, la ricerca interiore, l’amore, la gentilezza e la vita. Ho pubblicato haiku, poesie, racconti in varie raccolte, il romanzo Una storia bella (2014), dedicato alla storia di mio marito Livio, e due scritti autobiografici: Nascoste impressioni (2009) e L’Alfabeto del tempo che camminai (2016).]
 

Il desiderio di essere accompagnati nella vita “che mi prenda per mano dolcemente e mi guidi”, fa di questa poesia “speranza”! (Cristina Lega)



Per le metafore e l’eufonia dei versi che sollevano il significato del testo. (Filippo Amadei)




Seconde classificate ex aequo

L’arca, Fidarmi, Resilienza

 di Elena Nardo (Bolzano)






[Sono un’idealista e sogno con le parole della mia poesia. Mi piace l’essenzialità e cerco il suono nei versi poetici, sono seria ma non seriosa. La poesia è il mio Monte Tabor.]



La resilienza è ogni ora del giorno. Per qualcuno può esserla anche di notte. Per settimane o periodi ancora più lunghi Può essere una scelta o un’opportunità. (Enrico Medri)



Per la misurata capacità di utilizzare la rima e le assonanze. (Filippo Amadei)


Tre testi in rima, quasi filastrocche, di cui ho apprezzato il ritmo e la capacità di parlare in modo diretto di temi forti. Parole chiave: sogno, fiducia, resilienza, virtù da coltivare per un futuro migliore. (Francesca Abbiati)



Davide è il tuo nome 

di Claudia Piccinno (Castel Maggiore, BO)

 
[Sono nata a Lecce nel 1970, ma ni trasferisco giovanissima in Lombardia e poi in Emilia Romagna dove attualmente vivo e insegno in una scuola primaria. Laureata in Lingue e Letterature Straniere, pur scrivendo da sempre, solo dal 2011 inizio a partecipare ai concorsi letterari e ad ottenere numerosi riconoscimenti. Presente in oltre sessanta raccolte antologiche, già membro di giuria in diversi premi letterari a carattere nazionale e internazionale…]



Nel mio lavoro di psicologa non è mai facile dare un confine all’autismo forse proprio perché un confine non ce l’ha. Trovo che questa poesia più che mai abbia spiegato Davide e che lo abbia fatto con gli occhi di chi vive davvero in questo mondo. (Federica Fantini)



Quando mi immergo sott’acqua. Trovo silenzio e dettagli che non conoscevo. Mi manca subito il fiato, ma resisto perché sto bene lì. Sono solo, ma mi piacerebbe condividere questa esperienza. Così da poter guardare e vedere le cose nella stessa maniera. (Enrico Medri)




Lo yuki del bene

di Teresa Piazza (Cormano, MI)
 

[Sono Teresa Piazza, ho quindici anni e frequento il secondo anno al Liceo delle scienze umane Bertrand Russell, a Milano.]



Veramente è grandioso questo esperimento poetico che tenta la riproduzione di raffigurazioni-geroglifici con l’estensione poetica. Ci fa ricordare da vicino i futuristi e i simbolisti, naturalmente con richiamo alla poetica degli haiku. Il linguaggio dei geroglifici è il più antico del mondo, ma anche il più sintetico: c’è tutto in una rappresentazione. Il Bene poi – rammentiamo Platone – è l’Idea Somma e la ricerca di esso dà felicità. Il messaggio etico trasmesso è notevole: segui il tuo cuore, ed io aggiungerei: e basta! Così mi rivelò un’arcana Cassandra. Seguire la mente a volte ci distoglie, ci offusca, ci ottunde. La via “erotica” è migliore della via “sofica” per tornare all’Uno-Bene. (Vincenzo Capodiferro)


Originale come forma per un concetto antico che nn ci entra in testa mai… Ma che risolverebbe tutto… (Stefania Zanetti)





Terzo classificato



La vera essenza

di Claudio Biondi (Forlì)

 

[Mi chiamo Claudio Biondi sono nato a Forlì nel 1959, sono sposato, risiedo e lavoro in questa bella città. Nel 2013 ho partecipato a un concorso letterario locale con una mia poesia in dialetto romagnolo ottenendo un sorprendente ed inaspettato “terzo posto”. Questo risultato mi ha spronato a scrivere poesie anche in italiano: le ho presentate ad alcuni concorsi ottenendo altri riconoscimenti che mi hanno dato tanta soddisfazione. Tre mie poesie sono state inserite nell’antologia La mia sfida al male del concorso “Come farfalle diventeremo immensità 3”. Quest’ultimo mio risultato lo ritengo il più importante di tutti perché tale concorso ha lo scopo di mantenere vivo nei nostri cuori il ricordo di due persone speciali: Guido Passini e Katia Zattoni.]



Risentire in poesia delle assonanze ritmiche e rimate, ben calibrate, nonché dense di significato, oltre che di incidente significante, è dolce nenia. C’è uno stile quasi carducciano. La poesia d’altronde è nata per questo: è musica, è parola creativa. Solo in ciò assomigliamo a Dio, nella creazione-creatività. La bellezza più grande poi si scorge nel messaggio finale: la vera essenza dell’amore e poi in quel «sorriso/ che nascondeva la sofferenza. (Vincenzo Capodiferro)


Credo che l’essenzialità di ciò che mi ha trasmesso questa poesia sia la sua anima. Chi soffre non ha bisogno di troppe spiegazioni per capire l’altro, lo capisce subito e meglio di chiunque altro. (Federica Fantini)





Poesie votate



L’essenza del bene di Zoe Malvestiti (Milano)

[Mi chiamo Zoe ho 15 anni vivo a Milano, frequento il secondo anno del Liceo delle scienze umane BertrandRussell, sono una ragazza curiosa e mi piace mettermi in gioco; per questo ho deciso di provare a mettere su carta i miei pensieri e le mie emozioni. Sono solitamente molto solare e vivace, ma guai a offendermi, posso diventare un po’ troppo permalosa. La mia testa  è in costante viaggio, passo per diversi pianeti, prima di riuscire ad arrivare al sole. Mi piace passare periodi spensierati a vagare con la mente in galassie sconosciute all’uomo. Tutto sommato mi reputo una ragazza come tante altre mie coetanee,  se non fosse per quel pizzico di pazzia che tende a caratterizzarmi e a rendermi unica, ma qualche volta un tantino fuori dalle righe.]


È proprio così, succede esattamente così. Ti trovi da solo di fronte alle scelte e quando decidi è per sempre. Giurare a se stesso, significa giurare amore eterno. Con coraggio con paura con amore con sacrificio. (Enrico Medri)



Per la bellissima chiusa che mostra l’essenza del bene.

(Filippo Amadei)




Ma-donne, Pusill-anime, Diesel di Dario Nicolella (Napoli)





[Affianco la vocazione poetica alla professione medica di oncologo. Vincitore ex aequo del III Premio Nazionale di Letteratura Contemporanea 2015 per la Sezione Poesia inedita e del Premio Emily Dickinson 2014 con la silloge Trenta poesie per Rabarama (2013) nonché finalista al Concorso E-book in Versi 2016 con Poesie delle trenta lune, sono stato finalista con poesie edite ed inedite in altri premi letterari e sono presente in antologie e blog di poesia contemporanea. Ho pubblicato recentemente le raccolte Uni-versi di-versi (2014) e Poesie in alta definizione (2016).]



Ma-donne è semplice, breve (come penso debba essere una poesia) e tremendamente attuale e senza tempo. (Gaetano Foggetti)




Appassiscono le dalie di Sergio D’Angelo (Chiaramonte Gulfi, RG)


[Sono nato a Ragusa il 01/05/1969. Vivo da sempre a Chiaramonte Gulfi. Dal 2009 sono promotore e direttore artistico del Concorso Nazionale di Poesia “Chiaramonte Gulfi – Città dei Musei”.]



Versi tersi, carichi di tensione emotiva che fanno a pugni con la malattia, non concedono tregua al lettore che segue restando, alla fine, senza fiato. (Thomas Casadei)



Ci aprono il sipario di Carla De Angelis (Roma)

[Sono nata e vivo a Roma. Ho pubblicato raccolte di poesia e racconti. Ho vinto premi. Credo nel dialogo e sono felice quando un incontro inaspettato, occasionale, si trasforma in amicizia. Credo si possa arrivare a un mondo più giusto dove la parola tolleranza sia sostituita da condivisione, e il relativismo non voglia dire accogliere costumi contro il valore della vita umana. Mi auguro che le ragioni del sentimento prevalgano su quelle della ragione. Non vorrei mai scoprirmi cambiata rispetto ai sogni, alla allegria e allo stupore che provavo da bambina.]


Ricami di parole ad impreziosire  immagini di sentimenti semplici ma intrisi di vita vera. (Stefania Zanetti)





Se sto con te di Renato Sclaunich (Bolzano)

[Sono nato a Gorizia nel 1967. Dal 1996 vivo a Bolzano e altrove. Nel 1988 sono stato fra i vincitori del premio di poesia I giovani incontrano l’Europa. Nel 1997 vengo segnalato al Genova International Poetry Festival, successivamente alla 53a Biennale di Venezia. Isola della poesia Night of light. Nel 2004 fondo il collettivo instabile Zwiebeltruppen. Nel 2008 partecipo a Manifesta 7 parallel event. Mie poesie sono presenti nel deposito Bosco dei Poeti presso il MART di Rovereto, The Poetry Library di Londra, la Poetry Collection University di Buffalo. Credo nella parola che si muove con disinvoltura, negli atti magici della voce, nelle pause piene di colori e nei temporali improvvisi che narrano di noi con precisione millesimale…]


Per la versificazione piana e regolare, la parola esatta che asciuga e rende nitido il significato. (Filippo Amadei)





Mi devi sopportare per la vita di Alessandra Servadei (Forlì)

[Sono una donna di 48 anni. Fra i mei hobby ho quello di scrivere poesie illustrate oltre a quello di leggere e ascoltare musica. Vivo a Forlì con la mia famiglia: durante la settimana frequento un laboratorio socio-occupazionale e un giorno a settimana presto opera all’interno di un negozio equo-solidale.]



In questa lettera d’amore di una figlia per il padre si respirano autenticità e freschezza. Parole semplici e vere, immagini che toccano il cuore. Una ventata di allegria e colore percorre i versi e lascia un sorriso sulle labbra. (Francesca Abbiati)





Cadde una goccia, In profondità, Abbraccio la giornata

di Massimiliana Pieri (Senago, MI)

[Sono nata a Milano nel 1967 e vivo a Senago. Ho conseguito attestati di: Operatrice d’ufficio, Educatrice prima infanzia, Informatica ECDL. La mia grande passione è scrivere poesie comunicando emozioni; imparare ogni giorno qualcosa di nuovo attraverso la lettura, frequentando corsi di aggiornamento. Amo stare immersa nella natura che offre mille emozioni ed esperienze, dove l’arte, la musica si fondono in una dolce armonia sprigionando fantasie dalle quali attingo ispirazione per le mie opere. Frequento gruppi letterari. Ho partecipato a diversi concorsi letterari conseguendo ottimi risultati. Metafora Idilliaca è la mia prima raccolta poetica (2014).]


La poesia In profondità unisce due mondi e racconta con delicatezza e speranza l’amore fraterno che ci lega come esseri umani. (Cristina Lega)



Leggendo Cadde una goccia ho immaginato il semplice disegno di un bambino dietro il quale si nascondo però le emozioni più importanti per lui, l’emozione gioia e l’emozione tristezza. (Federica Fantini)





Sposalizi di guerra di Franco Casadei (Cesena)

[Sono un medico che vive e lavora a Cesena. Ho pubblicato le raccolte di liriche I giorni ruvidi vetri (Il Ponte Vecchio 2003); Se non si muore (Ibiskos Risolo 2008); Il bianco delle vele (Raffaelli 2012); La firma segreta (Itaca 2016). Primo o fra i primi classificati nei premi di poesia: Ungaretti 2005; C. Levi 2005; Giovane Holden 2008; D.M. Turoldo 2011; J. Prévert 2011; Premio nazionale di Filosofia 2012; C. Pavese per medici scrittori 2013; G. Gozzano 2013; G. Pascoli di Barga 2014; Antonia Pozzi 2014; Renato Fucini 2015. Alcune mie poesie sono state tradotte in spagnolo e in rumeno.]
 
Una storia essenziale che dà serenità. La poesia è più nel racconto struggente che nella modalità espressiva, comunque efficace. (Gaetano Foggetti)



Storie di un tempo passato che a noi sembra molto lontano. Storie di guerra, che la vita ci ripropone anche oggigiorno. Il finale ridà speranza e poesia. (Cristina Lega)





Così il bene di Sogna Nordio (Chioggia)

[Mi chiamo Sogna e non Sonia perché il funzionario comunale al momento della stesura del mio atto di nascita ha pensato in dialetto. Così il mio nome è diventato un imperativo categorico e grazie ad esso ho sempre sognato ed essendo ormai in pensione sogno, penso e… scrivo. Vivo a Chioggia e faccio parte in un circolo culturale di lettura e scrittura. Ho partecipato a vari concorsi più o meno importanti, in alcuni sono arrivata fra i primi classificati ed ho avuto anche parecchie segnalazioni. Quando scrivo cerco sempre di raggiungere l’anima della persona che mi leggerà.]



Una poesia breve e cristallina, che con pochi versi fa comprendere tutta la semplicità e contemporaneamente la potenza del bene. Il bene è proprio così: spesso silenzioso, delicato, nascosto nelle cose piccole… eppure ha una forza incredibile. (Francesca Abbiati)



Per avere disvelato i mille volti del bene. (Filippo Amadei)





Dentro Hope di Rita Stanzione (Roccapiemonte, SA)

[Credo nella forza della solidarietà. Credo che sorridere in risposta alle azioni negative, sia un rimedio, il più spiazzante. A volte funziona, avvicina aprendo il dialogo. Mi piace pensare “andiamo incontro al giorno con i fiori in bocca”. Con Fara ho pubblicato Canti di carta, II classificata al concorso Versi con-giurati.]


Io sono te e tu potresti essere me… Che lezione … in ogni situazione e momento… Un mantra da cui farsi guidare sempre. (Stefania Zanetti)





Il bene di Eleonora Casadei (Cesena)

[Mi chiamo Eleonora Casadei e svolgo il mestiere più difficile del mondo: raccolgo immagini. Vivere ogni giorno che passa fra i banchi di scuola in mezzo ai miei alunni, respirare l’aria del teatro e cullare le mie orecchie e le mie mani fra strumenti musicali, alimenta questa ricerca. Bisogna essere predisposti e attenti alla vita per diventare “raccoglitrice di immagini”. E altrettanto pazienti bisogna essere affinché queste stesse immagini, lentamente, si depositino nel cuore. Solo allora, infatti, è possibile scoprire le parole che vi sono nascoste dentro e tramutarle in poesia.]


Originale fin dalla disposizione dei versi che sembrano descrivere i palpiti del cuore, i gesti e gli scatti di colore. (Thomas Casadei)



Come un battito d’ali di Claudia Parlato (Valdagno, Centro Arcobaleno di Arzignano, VI)


[Sono nata a Valdagno il 30/08/1977. Sono al Centro Arcobaleno e in comunità da cinque mesi. Sono stata alla cooperativa Studio Progetto per quattro anni. Ho il fidanzato da due anni.

Adoro mangiare cioccolata e sono molto curiosa. Faccio fatica a stare a dieta.]



Versi di pura serenità, di suoni e colori che descrivono con semplicità le luci e le ombre dell’esistenza. (Thomas Casadei)





Primo al traguardo di Moreno Zoli (Forlì)

[Ho pubblicato un paio di libri e ho partecipato alle antologie Senza fiato con alcune liriche. Sono entrato nell’anno che mi porterà ai 50 anni, ma la mente è sempre quella di un ragazzo. Scrivo da sempre e, considerando che sono diplomato come programmatore di computer, questa passione può sembrare strana: forse è proprio il bello della poesia… non avere confini. La poesia arricchisce la mente e l’anima, non certo il portafoglio, ma sapere che qualcuno apprezza le cose che scrivi, arricchendogli lo spirito, beh non ha prezzo.]


Fotografa una condizione che tanti di noi hanno vissuto o vivono ma la ribalta facendola diventare una virtù. (Gaetano Foggetti)





Una donna resistente di Pietro Lapiana (Borgia, CZ)

[Sono nato a Borgia (CZ) il 07/02/1950 e vi risiedo sin dalla nascita. Laureato in Pedagogia, ho insegnato per 25 anni nelle Scuole Elementari e, per oltre dieci anni, Italiano e Storia negli Istituti Tecnici e Professionali. Sono stato corrispondente di giornali e riviste, tra cui “Il Giornale di Calabria” di Piero Ardenti. Dal 1994 sono “Benemerito Educatore”. Ho ottenuto diversi riconoscimenti e mie poesie sono state inserite in varie antologie. La silloge poetica Echi di remote stagioni, Leonida Edizioni 2015, si è classificata prima al Premio Sellion e alla XXIV Edizione del Premio Campania Libro-Olimpo della Cultura, quarta al Premio Leandro Polverini. Nel 2016 è uscita con Archeoclub (Patti, ME) la raccolta Tra pensieri e sentimenti vagando.]


Un micro-poema storico denso e struggente: racconta il dramma di una donna morta per la libertà. Le tematiche trattate sono veramente attuali: tipo la violenza sulle donne. Si assaporano degli esperimenti poetici densi di populismo, che ci ricordano i Narodniki e i Nihilisti. Come non ricordare Rocco Scotellaro, il poeta dei contadini? La poesia si fa storia e come ogni arte, in definitiva, “non tace”, anzi diventa foriera di verità ed in questo senso più profondo diventa “profezia”. (Vincenzo Capodiferro)





Poesie segnalate



Barattolo di Consuelo Marchioro (Centro Arcobaleno, VI)



[Ciao, mi chiamo Consuelo Marchioro, detta Consu. Quest’anno compio 35 anni e frequento il Centro Arcobaleno di Arzignano dal 2006. Attualmente lavoro part-time come operaia in una conceria, il che mi dà soddisfazione. Ho un ragazzo con il quale convivo da due anni e mezzo ed è una delle cose più belle che mi siano successe. Amo gli animali, la cioccolata, ma purtroppo e per fortuna non posseggo una fabbrica di cioccolata e derivati. Mi piace scrivere e nuotare.]



Un susseguirsi di fotogrammi che ti conducono in una dimensione di leggerezza e luce. (Cristina Lega)





Le parole delle farfalle di Luigi Carlotto (Centro Arcobaleno, VI)


[Mi chiamo Carlotto Luigi, frequento il Centro Arcobaleno da settembre dell’anno scorso a causa di una depressione. Ho intrapreso un percorso in un gruppo appartamento con altre due persone ma pian piano ci siamo divisi uno alla volta. Ora sono in cerca di una compagna per vivere la vita.]



Corse nei prati, esperienze che si fanno da bambini, presa di coscienza delle creature della terra: una poesia per renderci conto che rispettare la natura è importante. (Cristina Lega)





Non mancare di Anna Maria Tamburini (Rimini)

[Sono riminese, laureata in Letteratura Italiana con il prof. Ezio Raimondi all’Università di Bologna. Ho portato all’attenzione della critica l’opera di Agostino Venanzio Reali promuovendo incontri e convegni di studio, dei quali ho curato gli Atti: Dipingere la parola (Padova, 2006) e Per analogia (Roma, 2012). Ho dedicato saggi a M. Guidacci, C. Campo, E. Dickinson, T.S. Eliot, alcuni dei quali confluiti nel volume Per amore e conoscenza (Caltanissetta, 2012). Scrivo articoli e recensioni. Nell’ambito della poesia ho pubblicato i libri Colibrì (Fara 2010) e A mio padre (Helicon Edizioni 2014).]


È forte questo componimento che gioca molto sull’impatto visivo. L’esempio delle lenti progressive sottolinea la discontinuità della percezione del reale. Fanno riflettere poi quelle parole-chiave che interrompono i vari riquadri: – annota –; – ignora –; la poesia-visione è già pensiero, è Idea nella sua radice originaria (da “v-ide-o”; v-ide-or; v-ide-re). Tu non mancare agli orizzonti: l’uomo non può sottrarsi all’orizzonte, da “orizein”: abbracciare. L’uomo è un microcosmo onni-abbracciante, è come un punto nel vuoto (vedi il verso non temere i vuoti / nel tracciato sull’ideale/ mappa…). Ricordate Archimede: datemi un punto (nel vuoto) e vi solleverò il mondo! La “mappa” ideale ci dice, inoltre: la mappa non è il territorio. La percezione “progressiva” del reale non è il reale, ma è reale. (Vincenzo Capodiferro)





Il perdono giace nel grembo del silenzio di Caterina Camporesi (Rimini)


[Sono nata a Sogliano al Rubicone (FC) nel 1944 e vivo a Rimini. Sono psicoterapeuta. Già condirettrice de “La Rocca poesia” e redattrice de “Le Voci della Luna”, collaboro a riviste e blog con recensioni, testi poetici e saggi inerenti al rapporto tra psicoanalisi e creatività. Ho pubblicato le raccolte di poesia: Poesie di una psicologa (1982), Sulla porta del tempo (1996), Agli strali del silenzio (1999), Duende (Marsilio 2003), Solchi e Nodi (Fara 2008), Dove il vero si coagula (Raffaelli 2011), Muove il dove (Raffaelli 2015). Con la silloge “La sorte risanata” sono presente nell’antologia La coda della Galassia (Fara 2005). Altri testi sono stati pubblicati in numerose antologie e riviste.]


È una poesia semplicissima, senza arzigogoli, ma ricca di donazione e di conforto. La poesia è semplicità, non c’è bisogno di fare acrobazie letterarie. Vale sempre il monito di Carducci: ordine, chiarezza, semplicità. Eppure l’esaltazione del perdono – un gesto umano indelebile – viene associata alla grandezza mistica del silenzio. Questo silenzio lo si nota anche attorno alla poesia, alle scarne parole, ma non solo, ricordando a mente, o vociando: la voce è interruzione del silenzio primordiale. Il linguaggio è impastato di silenzio. È da questo silenzio unico, essenziale, irraggiungibile, si erge una parola che esprime tutto: p-e-r-d-o-n-o. Questa parola disgela il sangue delle “vene invisibili” dello spirito. Questa parola porta “linfa” al discorso che spesso cerchiamo di dire invano: non cianciare a vuoto! (Vincenzo Capodiferro)





A Tina di Armando Romano (Roma)

[Sono nato a Poggiomarino (NA) il 4/5/1931 e vivo a Roma. Laureato in Giurisprudenza, ho svolto l’attività lavorativa presso l’Inps in qualità di Dirigente pubblico. Attualmente sono pensionato e gestisco il Premio nazionale di poesia “La Lode”. Ho pubblicato 8 libri di poesia con ottime valutazioni del mondo culturale: Giorgio Caproni, Ferruccio Ulivi, Diego Valeri e molti altri. Ho vinto numerosi premi letterari.]

Per la concisione che disvela l’essenza dell’aria, come dell’anima. (Filippo Amadei)

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