di Vincenzo D'Alessio
Rispolvero carte del mio passato – forse comprendo qualcosa in più oggi – questa versione poetica del testo di una famosa canzone dei Procol Harum l'ho realizzata in un momento non facile della mia dura esistenza - con il Gruppo Musicale che denominai "Young People" parte della mia esperienza musicale iniziata negli anni Sessanta del secolo scorso e della quale dovrò pure scrivere un giorno (o forse scriveranno altri dopo di me).
A salty dog
(musica di G. Brooker, libera interpretazione di V. D’Alessio 1984)
O mio Dio, quanto tempo è
Che non vedo gli occhi suoi
Mi sveglio, non sento
La voce grande del cuor
Rit: Dove sei, grido al vento
Mio grande vero amore
Come vorrei, fermare il tempo
Saperti ancora con me
Sembra ieri che eri mia
Quando il mare cantava
E i gabbiani volavano
Sulla scia bianca del mar
Rit: Questo blu, non serve più
Chi mi amava non c’è
Guardo in alto, verso il sole
Che muore sulle onde
O mio Dio, quanto tempo è
Che non vedo gli occhi suoi
Mi sveglio non sento
La speranza che vive qui
Rit: No, non verrà, Non viene più
Io morirò senza lei
Ah solitudine che farei
Se non ci fosse il mio mare.
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