venerdì 1 gennaio 2016

News da Adele Desideri

Da: Adele Desideri [mailto:posta@adeledesideri.eu]
Inviato: martedì 29 dicembre 2015 19:45

Gentili lettori, segnalo quanto segue

*È stata pubblicata la traduzione in spagnolo di Carlos Sánchez al mio libro di poesie Il pudore dei gelsomini (prefazione di Tomaso Kemeny, Raffaelli, 2010): El pudor de los jazmines, traducción di Carlos Sánchez (prólogo de Tomaso Kemeny, Raffaelli Editore, maggio 2015), e-book. Al link http://www.raffaellieditore.com/el_pudor_de_los_jazmines
 


*Le poesie
Vexation entr’acte - tratta dalla raccolta inedita L’eremo dei pensieri sospesi  Tsitsernakaberd (Yerevan, Armenia, Al memoriale del genocidio) - tratta da Il pudore dei gelsomini, Raffaelli, 2010
Cristalli - tratta dalla sezione La terra delle croci, nella raccolta inedita L’eremo dei pensieri sospesi
Monastero di Sanahin (Armenia settentrionale) - tratta dalla sezione La terra delle croci, nella raccolta inedita L’eremo dei pensieri sospesi
Quod super est - tratta dalla sezione La terra delle croci, nella raccolta inedita L’eremo dei pensieri sospesi
sono state tradotte in armeno da Gurghen Ter Avakian, e pubblicate in Gurghen Ter Avakian, Il mio mondo, Yerevan, 2014
 
*La poesia 14 agosto, Airola (tratta da Stelle a Merzò (Moretti&Vitali 2013) è stata tradotta in albanese e inserita nell’antologia Sponde. Panoramica sulla poesia contemporanea della Svizzera Italiana. Brigjet, Panoramë e poezisë bashkëkohore të Zvicrës Italiane përzgjedhur nga, a cura di Diamant Abrashi, Copyright@Autori, Katalogimi në botim – (CIP), Biblioteka Kombëtare e Kosovës “Pjetër Bogdani”, 2015

*Le poesie 28 luglio, Merzò; 19 agosto, Merzò; 20 agosto, Merzò; 31 ottobre Merzò (da Stelle a Merzò, Moretti&Vitali 2015) sono state tradotte in francese da Sandra Bindel, introduzione a cura di Cinzia Demi (tradotta da Michele Gesbert), in  http://www.altritaliani.net/spip.php?article2310
, 15 luglio 2015

*Una sezione di 11 agosto, Carro (da Stelle a Merzò, Moretti&Vitali 2013), tradotta in russo da Evelina Schatz, è stata pubblicata nell’antologia internazionale di poesia CEMEЙHAЯ ЛИPA (La lira familiare), Mosca, 2015

*Le poesie 8 agosto, Airola; 18 agosto, Airola; 19 agosto, Merzò; 5 settembre, Carrodano (da Stelle a Merzò, Moretti&Vitali 2013) sono state pubblicate - nella traduzione in inglese di Gray Sutherland <http://irisnews.net/gray-sutherland>  e nella traduzione in olandese di Carolien Steenbergen
<mailto:carolien.steenbergen@gmail.com> - in http://irisnews.net/adele-desideri-stelle-a-merzo-stars-at-merzo-de-sterren-van-merzo/ , a cura di Chiara De Luca, Edizioni Kolibris, a cura di Chiara De Luca, 10 dicembre 2015

Gray Sutherland <http://irisnews.net/gray-sutherland>
Nato nel 1948 in Inghilterra, laureato in Lettere Francesi (BA 1970, MA 1975) presso l’Università di Calgary (Canada), scrive dal 1964. Fino al 2000 ha lavorato come traduttore presso istituzioni. Da allora, pur continuando a lavorare come traduttore indipendente, si dedica alla scrittura. Ha pubblicato il romanzo A Twittering of Sparrows (2005) e cinque sillogi poetiche: Comanche Moon (2001), A Homecoming (2005), When I See Mountains (2007),Spring Rain (2010) e By the Ravine (2012).
Dal 2004 al 2006 ha collaborato col fotografo americano Carll Goodpasture per realizzare l’opera fotopoetica Terje Vigens Båt (2006), che è stata oggetto di mostre in Norvegia e in Canada.
Nel 2006 Le Voci della Luna gli ha commissionato la versione inglese di La distanza immedicata di Stefano Guglielmin, pubblicato in versione bilingue italiano e inglese, e nel 2007 ha collaborato con Chiara De Luca e Judy Swann alla versione inglese di Ottonale di Giuseppe Cornacchia, pubblicato in Inghilterra. Ha tradotto per Kolibris Splinters of Light/Schegge di luce, raccolta antologica di poesie di Antonella Anedda, Milo De Angelis, Fabio Pusterla. Per Kolibris collabora alla collana Lady Bird – Poesia italiana in traduzione e cura la rubrica Gray Ink <http://blog.edizionikolibris.com/> , creando versioni inglesi di poesie contemporanee italiane. Sue poesie sono state tradotte in italiano da Chiara De Luca e pubblicate nella rivista “Fili d’aquilone
<http://www.filidaquilone.it/num007deluca.html> ” e nel sito di RaiNews24 <http://poesia.blog.rainews.it/2013/06/11/gray-sutherland-poesie/#sthash.IlpUCQwc.dpuf> .

Caroline Steenbergen
Caroline Steenbergen ha ricevuto il dottorato di Lingua e Cultura Italiana presso l'Università di Utrecht.

*Una selezione della traduzione in spagnolo di Carlos Sánchez al libro di poesie Adele Desideri, Il pudore dei gelsomini (Raffaelli, 2010): El pudor de los jazmines, traducción di Carlos Sánchez (Raffaelli Editore, maggio 2015), e-book, è stata pubblicata
sulla rivista messicana La Otra Revista de poesía, Artes visuales, Otras letras, in http://www.laotrarevista.com/2015/08/adele-desideri-el-pudor-de-los-jazmines/
 2 agosto 2015
e in http://irisnews.net/adele-desideri-il-pudore-dei-gelsominiel-pudor-de-los-jazmines/
, 15 novembre 2015, a cura di Chiara De Luca

*Recensione di Domenico Pisana a Il pudore dei gelsomini (prefazione di Tomaso Kemeny, Raffaelli, 2010), El pudor de los jazmines, traducción di Carlos Sánchez (prólogo de Tomaso Kemeny, Raffaelli Editore, maggio 2015), e-book, pubblicata nella rubrica In punta di Libro, in http://www.radiortm.it/2015/08/19/in-punta-di-librodi-domenico-pisana-il-pudore-dei-gelsomini-raccolta-poetica-di-adele-desideri/
, 19 agosto 2015

*Segnalo la lettura del libro di poesie di Valerio Meattini, non hanno resto i giorni (Casa Editrice Rocco Calabria, 2013).
In questa silloge il filosofo Meattini coniuga, nei ritmi malinconici di un lirismo originale - ma consapevole della tradizione - mito e logos, senza che l’uno snaturi nell’altro (e viceversa). La poesia è qui sorgente ed espressione dell’immaginario, mentre metodo e ratio tengono ben ferma la penna - e il sentire dell’autore si colora di un’umanissima, dolente, quieta, consapevolezza del dolore universale
“Il sordo lavoro del tempo/ consuma e tra sogni/ smemora,/ ma la traccia avanza/ e ci attende, non ricorda e non teme/ è là che ci sorprende, avanti a noi/ spedita va/ sicura del suo giorno.//”

*Segnalo la lettura dell’antologia Il silenzio delle nostre storie. Laboratorio di Poesia. Seconda Casa di Reclusione di Bollate, a cura di Maddalena Capalbi, Anna Maria Carpi, Paolo Barbieri (La Vita Felice, 2014)

Il silenzio delle nostre storie, l’antologia del Laboratorio di Poesia del carcere di Bollate, si chiude non con una poesia ma con un racconto, I canti del bandito, di Davide Pezzolla.
Una scelta precisa quella dei curatori, perché nella prosa di Pezzolla c’è tanta poesia e perché i versi dei poeti (Dante, Gozzano, Pavese, Baudelaire, Plath, Szymborska, Éluard, Tjutčev, Neruda, Garcia Lorca) lo hanno ispirato, ma soprattutto lo hanno aiutato a vivere da uomo libero.
In questi anni, Davide Pezzolla ha letto tantissimo e i poeti sono stati i suoi compagni più cari, quelli che gli hanno consentito di essere meno solo e di guardare al mondo pensando all’amore.
È un racconto struggente che dà i brividi: l’autore scrive senza ipocrisia e non è un caso che in esergo abbia scritto Ab imo corde.” (Maddalena Capalbi)

*Segnalo la pubblicazione di Capoverso, Rivista di scritture poetiche, Omaggio a Pasolini, n. 29, gennaio - giugno 2015, Edizioni Orizzonti Meridionali

La rivista di scritture poetiche Capoverso ha dedicato a Pier Paolo Pasolini - nella ricorrenza del 40°anno della sua morte - un intero numero, contenente vari e approfonditi saggi sulla complessa opera di uno dei maggiori autori italiani del Novecento.
Eleonora Bellini, Giovanni Bianchi, Carlo Cipparrone, Pietro Civitareale, Pino Corbo, Vincenzo Guarracino, Giuseppe Panella e Fulvio Papi si sono occupati della produzione poetica di Pasolini, mentre di quella narrativa hanno scritto Saverio Bafaro, Alessandro Gaudio e Sangiuliano.
Sull'attività saggistica, e in particolare sugli Scritti corsari, ha scritto Angelo Gaccione.
Il fascicolo contiene, inoltre, un esauriente saggio di Paride Leporace sul cinema pasoliniano.
Sull'attività cinematografica di Pasolini sono godibili anche le pagine a cura di Roberto Villa e Alessandro Zaccuri.
Interessanti risultano, poi, le testimonianze di Giuseppe Bilotti, Gian Carlo Ferretti e Annarosa Macrì.
Il numero - corredato da con un ricco album fotografico - presenta, in apertura, un significativo editoriale di Franco Dionesalvi, nonché un lungo saggio biografico di Francesco De Napoli, e - in chiusura - alcune poesie, dedicate a Pasolini, di Mariella Bettarini, Adele Desideri, Franco Gordano, Gabriella Maleti, Anna Petrungaro e Raffaele Piazza.       

*Segnalo la lettura del libro di Luísa Marinho Antunes, Creare la parola, creare il mondo (Libreria Ticinum Editore, 2015)
“Quando nel 2002, Daniela Marcheschi e Amedeo Anelli - la prima, membro del Comitato Scientifico, l’altro Direttore di «Kamen’. Rivista di Poesia e Filosofia» -, perseguendo una linea editoriale di alta divulgazione della poesia mondiale e concependo l’arte e la filosofia come dialogo perenne fra spazi e tempi, mi hanno invitata a tradurre e scrivere dei poeti del Portogallo, mi sono trovata a riflettere sulla responsabilità della scelta degli autori, che reputavo più rappresentativi della poesia portoghese contemporanea. Herberto Hélder e António Ramos Rosa, a quel tempo con rare edizioni in italiano, ma con ampie pubblicazioni sul piano internazionale, mi sono parse subito due figure assolutamente imprescindibili nella poesia moderna dopo Fernando Pessoa.
La redazione di «Kamen’» ha deciso di far conoscere altri autori del mondo lusofono, pure loro artefici della lingua portoghese, e che, in una vera fruizione della lingua, cercano nelle parole le voci di nuove sensazioni e percezioni, offerte dal loro mondo. Lingua trapiantata, il portoghese diventa con i poeti lusofoni una geografia del corpo, rappresentante dell’anima, dell’essere mozambicano, angolano, capoverdiano, sud-americano…
Luís Carlos Patraquim, poeta del Mozambico, e Arménio Vieira, di Capo Verde, sono esempi dell’espressione/ creazione di un vecchio-nuovo mondo, dove si incrociano cammini, uomini e affetti, il fisico e l’immaginario, e dove nulla viene cancellato, ma tutto si dà nella ricostruzione di un nuovo corpo.
Lo studio dei poeti lusofoni può così aprire vie di riflessione sui poeti italiani e viceversa, consentendo di valutare le diverse tradizioni culturali e letterarie dell’Europa e raccontando molteplici dimensioni del fare arte, in un ripensamento dell’umano e dei suoi rapporti col mondo. Poeti che pensano in maniera seria l’arte, la tecnica, i contenuti e che rispettano la responsabilità della parola, il suo peso nella contemporaneità, attraverso l’universalità e l’atemporalità delle diverse sfaccettature dell’esistenza. Poeti lusofoni e italiani. Poeti autentici. Luísa Marinho Antunes (dalla quarta di copertina)        
Luísa Marinho Antunes Paolinelli, fra i maggiori studiosi e critici d'area lusofona, è nata a Lisbona nel 1969. È docente di Letterature Comparate all'Università di Madeira.
È coordinatrice del Polo di Madeira del CLEPUL-Centro di Letterature e Culture Lusofone ed Europee dell'Università di Lisbona; e del progetto internazionale Estudos sobre o Humor/ Studying Humour/Studi sull'Umorismo, fondato nel 2007.
In Italia, è membro del Comitato Scientifico e di Redazione di «Kamen'-Rivista di Filosofia e Poesia» e della rivista torinese «FuoriAsse» (on-line).
Collabora con la Fondazione Dino Terra ed è  membro della Commissione scientifica del CISESG -Centro Internazionale di Studi Europei Sirio Giannini.
Fra i diversi saggi dedicati alla  poesia portoghese, alla letteratura italiana ed europea, contemporanea e non solo, da segnalarne alcuni nel campo del multiculturalismo e della Lusofonia: O Romance Histórico e José de Alencar - Contribuição para o Estudo da Lusofonia (CEHA, 2009), Cinco Sentidos Mais 2 - Sobre os Livros (Liberal, 2013), As Malícias das Mulheres - Discursos sobre poderes e artes das mulheres na cultura portuguesa e europeia (Esfera do Caos, 2014)



“Nessuno si illuda di esaurire la parola, di darvi fondo, di essere arrivato al suo completo svelamento. La parola ci trascende. Perciò è sempre da scoprire”
(David Maria Turoldo, Anche Dio è infelice, Piemme 1991, pag. 39)
Adele Desideri



 

Nessun commento: