Dove sta andando il mio italiano?
Fonte Avellana
Fonte Avellana
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Il tema della kermesse avellanita del 2014 è il rapporto con la nostra lingua che ci trasforma e che noi stessi trasformiamo, la lingua in cui pensiamo, preghiamo, amiamo e progettiamo, la lingua che tanto deve a Dante che ha calcato le pietre dello Scriptorium in cui ci riuniremo (v. foto a lato), la lingua che scriviamo, pronunciamo e digitiamo… ciascuno può interpretare il tema come meglio credo (reading, testimonianza, saggio, arte, musica, mix di tutto ciò). La kermesse, calorosamente ospitata dai monaci camaldolesi (in primis dal priore Gianni Giacomelli) nello splendido monastero camaldolese di Fonte Avellana, è aperta a tutti gli interessati credenti e non (anche come semplici uditori, che possono comunque intervenire nei vari dibattiti). Poiché le finestre per i relatori sono limitate, chi è interessato e pregato di inviare la sua adesione a info@faraeditore.it allegando una foto jpg e una brevissima (4-5righe) e vivace biografia aggiornata ed il titolo dell’intervento. Si parte alle 15.00 di venerdì 20 giugno per finire alle 16.00 di domenica 22 giugno.
Il
costo totale del soggiorno dalla cena di venerdì al pranzo di domenica è
di € 110,00 (€ 90,00 a testa per chi sta camera doppia o a più letti e
solo € 80,00 per chi ha meno di 35 anni, anche in singola). È possibile
pranzare già da venerdì (ogni pasto extra € 15.00 e prolungare il
soggiorno accordandosi direttamente con i monaci). Verranno fornite
coperte e lenzuola ma è necessario portare gli asciugamani. È
richiesta la presenza per tutta la durata della kermesse: questo per
creare un'atmosfera conviviale di attenzione ed ascolto, rispettare il
silenzio e la vita liturgica e i momenti di preghiera dei monaci (ai
quali chi vuole potrà partecipare) e staccare veramente, sia pur per
pochi giorni dal rumore quotidiano. Si possono portare libri, cd e altro
materiale per vendite/scambi informali e autogestiti o per donarli al
monastero. Chi suona uno strumento è pregato di portarlo.
Le
prenotazioni vanno fatte direttamente al numero 0721-730261. Si prega
di telefonare intorno alle 13,00 o dalle 20,00 alle 21.00, foresteria@fonteavellana.it (inviare per conoscenza anche a info@faraeditore.it informando con cortese sollecitudine di eventuali impedimenti).
Venerdì 20 giugno
15.00 Presentazione del convegno con saluto del Priore Gianni Giacomelli e di Alessandro Ramberti, moderatore della kermesse.
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17.40 Dibattito e tempo libero
18.30 Vespri (per chi vuole)
19.30 Cena
Sessione serale
Sessione serale
21.00 Le parabole ci mettono in gioco – Alessandro Zavattini è un sacerdote Diocesano di Rimini cresciuto come educatore nelle file dell’Azione Cattolica,
ove è tornato come assistente del settore Ragazzi per una decina di
anni. Lavora come insegnante di Religione presso il Liceo Classico
Giulio Cesare dove con i gli studenti si diverte ad incontrare il Dio
della Vita che Gesù di Nazareth ci ha svelato, giocando con la Bibbia e
portando i ragazzi dai poveri, disabili e carcerati ed insieme ad altri
insegnanti coordina coloro che dedicano il loro tempo al volontariato in
questi ambienti. Assistente degli universitari della FUCI
e parroco di campagna nella zona di Coriano (Cerasolo e Mulazzano),
attualmente ha sospeso tutto per qualche mese per dedicarsi allo studio
della Bibbia come gioco di ruolo da proporre anche ai giovani che
faticano a credere in Dio.
22.00 Dibattito e riposo
Sabato 21 giugno
8.00 Colazione
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9.20 Voci oltre le sbarre – Lisa Di Paolo,
nata a Chieti nel 1985, si trasferisce a Forlì nel 2004 per iniziare
gli studi in criminologia. Ha un master in Mediazione,
dell’Università di Padova. Dal 2006 per lavoro, ricerca e
volontariato, frequenta gli istituti penali della Regione
Emilia-Romagna. Dice di sé: «Non sono una scrittrice, né una poetessa e
neanche una cultrice della lingua italiana. Mi piace leggere e
comunicare e questa è la passione che porto anche nel mio lavoro. Sono
un criminologo, lavoro dentro e fuori dagli istituti di pena. Seguo e
gestisco percorsi “oltre le sbarre” tra carcere e città. Parlare in
carcere e parlare di carcere vuol dire sempre interrogarsi sul valore,
sul peso, sulla capacità delle parole. Presento a voi, attraverso la
voce dei detenuti, una riflessione sul linguaggio in carcere:
quali sono gli effetti della detenzione sulla capacità di esprimersi e
qual è la forza della parola per avvicinare carcere e società?»
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10.40 Dibattito e tempo libero
11.00 Scovare le parole per non perdere il cuore – Gianni Giacomelli è monaco benedettino camaldolese nel monastero di Fonte Avellana (PU) dal settembre del 2003. Dall’ottobre del 2011 è priore nello stesso monastero alle pendici del Catria (www.fonteavellana.it). Ha effettuato studi classici e frequentato la facoltà di Giurisprudenza. Ha operato in una comunità per disabili. Dopo l’ingresso in monastero ha conseguito il master in Teologia cattolica a Strasburgo (Francia) con un memoire sul fenomenologo francese Michel Henry, Per una soteriologia immanente. Appassionato di filosofia e di opera lirica, teatro, poesia e psicanalisi ha partecipato alle kermesse fariane di Fonte Avellana e Rapallo ed è inserito in varie antologie fra cui le ultime: Chi scrive ha fede? e Scrittura felice.
11.40 Dibattito e tempo libero
12.30 Pranzo e tempo libero
15.00 Leggere e scrivere: uguali parole, differenti verità – Marco Bottoni
è nato il 30 Settembre 1958. Laureato in Medicina da 31 anni e
scrittore dilettante da 15 afferma di fare il medico a tempo perso, e di
non avere più molto tempo da perdere, data l’età. Scrive, citati in
rigido ordine alfabetico: aforismi, certificati, curricula, dialoghi,
lettere agli editori, liste della spesa, poesie, racconti, ricevute,
romanzi, ricette, testi teatrali: ne interpreterà alcuni tratti da Con il titolo in coda (Fara 2011) libro finalista a poi vincitore del Premio Martucci 2012 sez. Teatro. Più di qualche Editore non ha saputo resistere alla tentazione di pubblicare i suoi scritti,
così che, incredibilmente, sempre più numerosi diventano, nel tempo, i
suoi lettori. Il 17 Gennaio 2006 ha corso come tedoforo per il Viaggio
della Fiamma Olimpica di Torino 2006 nel Comune di Mira (VE). Suona uno
strumento, e lo porterà.
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15.40 … in continuo ed infinito cammino – Silvano Gallon,
già dipendente del Ministero degli Esteri, vive la pensione tra la
poesia ed alcune ricerche storiche sull’emigrazione nel suo giardino in
Ciociaria. Impegnato per lungo tempo anche nella diffusione della lingua
e della cultura italiana, ora passa molto tempo tra studi teologici ed
incontri sulla sua nuova identià di “italiano in continuo ed infinito
cammino”. Ha pubblicato numerosi saggi e raccolte poetiche tradotte in
diverse lingue. Per ulteriori informazioni: www.silvanogallon.it
16.00 Scrivendo, sbagliando… se mi correggo, quello che intendo alfin capiranno – Mario Campagnuolo
è un ingegnere edile che ha lavorato come Direttore di cantiere, poi
d’Impresa e poi di Consorzi d’Imprese. Da 20 anni è giornalista pubblicista e ha pubblicato due
libri: Come il mare e L’Opera dei Pupi: il primo nel 2010 e
l’altro quest’anno. Scrive racconti e favole. Così si racconta: «Ho vissuto tanto da riempire dieci vite, ma ancora rimpiango i traguardi sfuggiti le strade non tentate.
Ho scritto, progettato, costruito, piantato, raccolto… Ho adoperato la mente e la matita e, quando ho dovuto e potuto, le braccia e la pala. Ho una moglie. Al riguardo: “… son discretissimo (come scriveva Giuseppe Giusti) una mi basta e posso ascrivere a mia fortuna se in certi articoli basto per una”. Abbiamo avuto quattro figli e da questi sei nipoti. Quattro per quattro fa sedici e, a conti fatti, di nipoti ne potevamo avere sedici, ma è bene contentarsi: per consolarmi penso a come sarebbe stato difficile tenere a mente sedici nomi. Ho viaggiato per mezza Europa, dalla Bretagna a Praga, da Berlino a Lisbona, con un breve salto nell’Africa profonda e continuerò a viaggiare, finché ne avrò la forza, per avere conferma che gli uomini sono davvero tutti uguali, come finora ho costatato.»
16.20 Le parole del dialetto – Gianfranco Gori (foto Ferroni a lato), detto Miro,
è nato a San Mauro Pascoli (11.8.1951). Dopo gli studi classici, si è
laureato in Filosofia e ha conseguito il dottorato di ricerca in
Discipline dello spettacolo. Nella metà degli anni Ottanta, ha fondato
la Cineteca del comune di Rimini: da lui diretta per venticinque anni.
Ha organizzato festival e manifestazioni culturali in patria e
all'estero, e pubblicato molti saggi di cinema, dedicandosi soprattutto,
tra i primi in Italia, allo studio dei rapporti tra cinema e storia. Si
è occupato di Fellini, Pascoli, Guerra e Casadei. Ha pubblicato un
romanzo (Senza Movente, Mobydick, Faenza 2000) e tre raccolte di versi in dialetto (Strafócc, Chiamami Città, Rimini 1995; Gnént, Pazzini, Verucchio 1998; Cantèdi, Mobydick, Faenza 2008). È stato prima assessore alla cultura poi sindaco, per dieci anni, di San Mauro Pascoli.
Ho scritto, progettato, costruito, piantato, raccolto… Ho adoperato la mente e la matita e, quando ho dovuto e potuto, le braccia e la pala. Ho una moglie. Al riguardo: “… son discretissimo (come scriveva Giuseppe Giusti) una mi basta e posso ascrivere a mia fortuna se in certi articoli basto per una”. Abbiamo avuto quattro figli e da questi sei nipoti. Quattro per quattro fa sedici e, a conti fatti, di nipoti ne potevamo avere sedici, ma è bene contentarsi: per consolarmi penso a come sarebbe stato difficile tenere a mente sedici nomi. Ho viaggiato per mezza Europa, dalla Bretagna a Praga, da Berlino a Lisbona, con un breve salto nell’Africa profonda e continuerò a viaggiare, finché ne avrò la forza, per avere conferma che gli uomini sono davvero tutti uguali, come finora ho costatato.»
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16.40 Osservazioni sul linguaggio giuridico attuale: dentro un groviglio solipsistico
– Il mondo giuridico si presenta come una imponente “cattedrale di
parole”. I chierici officianti della cattedrale concorrono ed
assistono alla quotidiana perdita di significato o alla nuova
semantizzazione delle parole che reggono la costruzione; ciò li fa
sentire autorizzati ad imporre il solispsismo comunicativo di una
nebulosa morale. Claudio Fraticelli
è avvocato cassazionista del Foro di Macerata. Alla professione forense
coniuga la passione per lo studio della Sacra Scrittura nella lingua
ebraica e per le nuove tecnologie informatiche. Gli incontri avellaniti
sono divenuti per lui una preziosa occasione per uscire dalla secche
della vita professionale affrontando una riflessione sul diritto e la
giustizia che, guardando l’attualità, ha trovato modo di confrontarsi
con temi incontrati nelle sue letture, per lo più di carattere
filosofico e sulla c.d. “teologia politica”. Nel 2009 ha proposto “La
giustizia dello stato: salvezza o inferenza da cui salvarsi?” in Salvezza e impegno
(Fara 2010); Nel 2010 “La scrittura dei diritti fondamentali e
l’ingiuria del tempo. Nuove tavole della legge… Per quale popolo? ne Il valore del tempo nella scrittura
(Fara 2011); nel 2012 Quale diritto ai tempi delle tecnologie
informatiche? Riflessioni su genesi e conseguenze di un’astrazione: in
bilico tra agonia e morte dello Stato e fallimento delle regole del mercato” in Scrivere per il futuro ai tempi delle nuvole informatiche (Fara 2012). Nel 2013 “Il Diritto: dalla paura alla felicità” in Scrittura felice.
17.00 Dibattito e tempo libero
19.30 Cena
Sessione serale
ore 21.00 Concerto multilingue del coro Altrenote di Roma
Il coro Altrenote è nato nel 2000 ed è attivo nei seguenti campi musicali: Accompagnamento musicale e corale in occasione di eventi liturgici e sante messe; Accompagnamento musicale e corale in occasione di matrimoni, anniversari, ecc.; Nostri concerti, anche in collaborazione con altri cori; Partecipazione, su richiesta di altri cori, a concerti e manifestazioni pubbliche, soprattutto finalizzate a scopi umanitari; Partecipazione a manifestazioni e festival in Italia e in Europa. In tutte le manifestazioni abbiamo l’occasione di scambiarci esperienze, vivere altre realtà che tanto ci arricchiscono, sia musicalmente che personalmente. Le nostre attività sono totalmente gratuite ma quello che riusciamo a raccogliere, tolte le spese, lo finalizziamo per iniziative di solidarietà, sia in Italia che in altre parti del mondo.
22.30 Riposo
7.30 Lodi (per chi vuole)
8.00 Colazione
Sessione serale
ore 21.00 Concerto multilingue del coro Altrenote di Roma
Il coro Altrenote è nato nel 2000 ed è attivo nei seguenti campi musicali: Accompagnamento musicale e corale in occasione di eventi liturgici e sante messe; Accompagnamento musicale e corale in occasione di matrimoni, anniversari, ecc.; Nostri concerti, anche in collaborazione con altri cori; Partecipazione, su richiesta di altri cori, a concerti e manifestazioni pubbliche, soprattutto finalizzate a scopi umanitari; Partecipazione a manifestazioni e festival in Italia e in Europa. In tutte le manifestazioni abbiamo l’occasione di scambiarci esperienze, vivere altre realtà che tanto ci arricchiscono, sia musicalmente che personalmente. Le nostre attività sono totalmente gratuite ma quello che riusciamo a raccogliere, tolte le spese, lo finalizziamo per iniziative di solidarietà, sia in Italia che in altre parti del mondo.
22.30 Riposo
Domenica 22 giugno
7.30 Lodi (per chi vuole)
8.00 Colazione
9.00 La poesia viaggia oltre la lingua – Salvatore Ritrovato comincia
a scrivere poesie intorno ai 15 anni, dopo aver sognato di fare il
paleontologo e poi il giornalista sportivo. Ha pubblicato qualche libro
di versi – meno di quanti ne abbia letti – e non crede nel destino, e a
riprova ha due figli meravigliosi. Gli piace osservare il cielo, dove
ogni tanto passa la poesia, come una nuvola, mentre il mondo
brucia, e in compagnia fumare la pipa.
9.40 La “direzione” della lingua – Stefano Titta, gesuita, 53 anni, vive a Bologna dove si occupa di Esercizi spirituali, di accompagnamento spirituale e vocazionale nella piccola struttura Sulla via di Damasco che ospita giovani interessati alla vita religiosa; è anche animatore del gruppo Pietre vive che propone l’evangelizzazione attraverso l’arte. La parola di Dio e quella dell’uomo, nell’arte o nella ricerca del senso più umano della storia e della natura, sono le sue passioni.
10.20 Tradurre ovvero ri-comporre (tradurre una poesia o una prosa di pensiero: necessariamente una nuova creazione – tradurre è tentare l’impossibile) – Antonio Carlo Dall’Acqua,
di famiglia veneta, si laurea in Economia e Commercio all’Università
Bocconi di Milano e si occupa di finanza creativa in grandi gruppi
bancari. Parallelamente coltiva interessi umanistici scrivendo poesie
che pubblica in antologie corali. Ha frequentato e condotto corsi di
ricerca spirituale in una nota associazione culturale milanese. Insieme a
Alessandro Barban ha scritto Etty Hillesum. Osare Dio
(Cittadella dicembre 2012). Il suo interessamento per la figura di Etty
Hillesum è di antica data: sulla sua opera ha tenuto conferenze e
curato corsi. Vive, con la moglie Giannina, tra la Lombardia e il
veneto, luoghi in cui risiedono le loro due figlie.
10.40 Dibattito
11.00 Santa Messa (per chi vuole)
12.30 Pranzo
14.40 Non capisco mai bene l'italiano – Enrica Musio
nasce a Santarcangelo di Romagna il 31 marzo 1966, ama la natura e
l’ambiente; per 13 anni è stata volontaria di Legambiente. Adora leggere
libri di letteratura femminile (Emily Dickinson, Sibilla Aleramo,
Ilaria Rattazzi). Ha pubblicato con Fara: Dediche sillabiche (2006), Senza saperlo nemmeno (2010) e Case di angeli (2013). Per il blog Narrabilando scrive “Le pillole di Enrica”. Recentemente è stata intervistata a ContainerRadio www.andreacollalto.com e ha partecipato ad Anima d'Autore su IcaroTV.
15.00 Che lingua parla l’anima? – Alessandro Ramberti è sempre stato affascinato dai sentieri di montagna, dalle parole, dalle lingue, dalla Bibbia… si considera un piccolo ponte e ama mettere in relazione e comunicazione anime, volti e persone. Fra i saggi, ha curato Riflessioni sul linguaggio (1993). A fine 2012 è uscita la raccolta Sotto il sole (sopra il cielo).
15.30 Gran dibattito conclusivo e partenze
La lingua comunica e dà forma Fariani e kermesse farapoesia.blogspot.it twitter.com/#!/faraeditore
9.40 La “direzione” della lingua – Stefano Titta, gesuita, 53 anni, vive a Bologna dove si occupa di Esercizi spirituali, di accompagnamento spirituale e vocazionale nella piccola struttura Sulla via di Damasco che ospita giovani interessati alla vita religiosa; è anche animatore del gruppo Pietre vive che propone l’evangelizzazione attraverso l’arte. La parola di Dio e quella dell’uomo, nell’arte o nella ricerca del senso più umano della storia e della natura, sono le sue passioni.
10.40 Dibattito
11.00 Santa Messa (per chi vuole)
12.30 Pranzo
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15.00 Che lingua parla l’anima? – Alessandro Ramberti è sempre stato affascinato dai sentieri di montagna, dalle parole, dalle lingue, dalla Bibbia… si considera un piccolo ponte e ama mettere in relazione e comunicazione anime, volti e persone. Fra i saggi, ha curato Riflessioni sul linguaggio (1993). A fine 2012 è uscita la raccolta Sotto il sole (sopra il cielo).
15.30 Gran dibattito conclusivo e partenze
La lingua comunica e dà forma Fariani e kermesse farapoesia.blogspot.it twitter.com/#!/faraeditore
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