Caro
Davide,
mi permetto di darti del tu perché siamo praticamente
coetanei.
Ho ricevuto da Giuseppe Carracchia il tuo libro. È stata una
lettura molto piacevole, perché i tuoi versi conoscono la misura
metrica e delle immagini. Non ci sono strappi, cadute, esibizioni, ma
una compostezza dello sguardo e della voce che sono molto apprezzabili,
considerata la qualità media di quello che si legge in poesia.
Forse
però questo può rappresentare il limite attuale della tua scrittura. Il
tuo discorso amabile e profondo forse non sfonda ancora l'orizzonte,
non trova qualche soluzione e qualche immagine, e magari qualche tema,
che garantiscano ai tuoi versi uno stigma peculiare.
Ma la lettura del
tuo libro è stata troppo piacevole per non offrirti queste mie
opinabili impressioni.
Un saluto,
Andrea T.
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