Anna Grazia D'Oria ne «L'immaginazione», n. 64, agosto settembre 2011
Caterina Camporesi, Dove il vero si coagula, Raffaelli 2011
Certamente il coagulo è la cifra costante di questo lavoro poetico definito nell'introduzione, da Anna Antolisei, “di rara schiettezza, a volte addirittura impietoso nel non volere compiacere la banalità del lessico comune”.
Il linguaggio, essenziale, procede fino ad un condensamento costante dei concetti. Il fine è una investigazione di sé e degli altri, di una verità desiderata e ricercata in perenne attività, “per scelta oculata / non per sorte data”.
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