mercoledì 12 ottobre 2011

Serena Adesso recensisce Kairos di Sebastiano Adernò

Mangialibri.com

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Kairos
“Così Dio calò il filo a piombo: / una buona azione / non deve avere intenzione. / Un uccello cadrebbe, / se avesse la percezione / di stare volando.” Questo è l’incipit della raccolta poetica di Sebastiano Adernò. Con estrema calma l’autore suscita in noi, grazie alla sua capacità di risvegliare ricordi sopiti, emozioni e sensazioni che ci fanno riflettere. III Assunto, Palingenesi, Giuda, Castigo, A me stesso (che suona vagamente leopardiano), sono liriche che possiamo ricondurre alla “religione dell’estremo”: – così le ha definite Massimo Sannelli nella sua prefazione – una lucidità estrema, così totale da provocare in noi la più completa e totale disperazione. I rimandi al linguaggio religioso sono molti e molto evidenti: “La disposizione del Creato/ mi assolve/ dal doverti un significato”. E molti sono i riferimenti alla vita intima dell’autore: “Nella mia stanza mi sorprendo spesso / a controllare che (tutto) sia perfetto / e ripenso a quel bacio, sempre lo stesso / rimasto alla frontiera / alla mia cagionevole intenzione d’amarti”…
Sebastiano Adernò, siciliano classe 1978, ha vinto il premio “Ossi di Seppia” nel 2010 e si è classificato terzo al premio di poesia “Antonio Fogazzaro”. Questa sua raccolta poetica – ultima di una vasta ed interessante produzione – ruota attorno al concetto di Kairos (da cui prende anche il titolo). Gli antichi greci avevano due nomi per il tempo: Chronos e Kairos: il primo è il tempo della logica, quello sequenziale degli eventi, il Kairos è il tempo giusto, il momento opportuno, il “momento di Dio” nel quale solo gli avvenimenti speciali accadono. Il concetto di Kairos ha avuto vasta eco nel mondo della filosofia: se si annulla il Chronos si può tentare di ascoltare il momento propizio, l’attimo in cui tutto accade e che ci cambierà per sempre la vita. Nella sua postfazione l’autore inserisce il concetto di Kairos nella vita artistica considerando i momenti di ispirazione, di composizione artistica come attimi in cui l’uomo riesca a tendere alla perfezione ed alla conoscenza. La lirica di Adernò è interessante e coinvolgente: una lettura che gli amanti della poesia non dovrebbero perdere.

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