“… l’acquerello che Oselini stende sui suoi fogli,
acquista, scorrendo, una progressiva densità
giocata sulla metrica. La voce poetica, infatti,
si condensa nella scansione scarna e secca di
versi frantumati, essenziali, nei quali le parole,
che vibrano isolate nel silenzio imposto dalle
pause, paiono incise in una materia viva, palpitante, tesa a
restituire l’immagine nella sua immediata assolutezza e in cui si
concentra quasi il respiro delle cose e dell’uomo che vi è immerso. La
sua terra, in queste liriche, diventa un punto d’incrocio ideale: il
presente, il passato, costituiscono il ganglio vivo da cui si dipanano i
sentieri dell’esistenza e in cui tutto avviene in una visiva e quasi
tattile pregnanza.”
(dalla Prefazione di Fabrizio Azzali)
Nato a Viadana in Provincia di Mantova il 19 settembre 1953 ed ivi residente, Gabriele Oselini si è laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Parma. Negli anni ’70 ha conosciuto Daniele Ponchiroli, viadanese, capo
redattore della casa editrice Einaudi, dal quale
ha avuto stimoli importanti e utili alla propria
formazione culturale e umana e col quale ha intessuto un
rapporto di profonda amicizia. È insegnante di Italiano nella Scuola
Media dell’Istituto Comprensivo di Sabbioneta. Sposato con due figlie,
impegnato in politica, ha ricoperto per anni l’incarico di Assessore
alla Cultura, Pubblica Istruzione e Politiche giovanili del suo Comune. È
appassionato di letteratura e di poesia, con particolare attenzione per
quella latinoamericana del Novecento. Ha partecipato a diversi concorsi
locali e nazionali: è stato segnalato alla III edizione del concorso Pubblica con noi di Fara Editore, con cui ha pubblicato nel 2005 una selezione di poesie all’interno di Antologia Pubblica e, successivamente, le sillogi
Specchio (2006), e Finito (2008).
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