di Antonietta Gnerre
Hai risvegliato i giorni che trasmigrano nella notte
cantando con le palme imponenti e gloriose la Tua fede:
dove mi rifletto e Ti rivedo, nuvola nel cielo.
Lentamente mi libro dalla corteccia della mia vita verso il Tuo inchiostro,
nei confini che mi sono stati indicati dalla Tua voce,
voglio abitare nella Tua fede con tutta me stessa come un albero che accoglie la primavera.
E se è vero che le gioie e le attese
sono di luce e di acqua
il mio destino seguirà la Tua luce e la Tua acqua fino a consumarmi di gioia.
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