venerdì 14 gennaio 2011

Certamen

di Massimo Sannelli


Questi testi sono stati scritti per un gioco, tenuto a Venezia il 6 luglio 2005, a cura di Riccardo Held. (m.s.)





1.Inversione di Petrarca, R.V.F., I
Noi siamo sordi a questa prosa unita.
Qui non c’è il suono in nulla e nulla nutre
il corpo, mentre la tua età fiorita
non erra: l’uomo che fosti non muta.
Con lo stile che pesa, in cui sragioni
e ridi, con disperazione e gioia,
perché nessuno può capire l’odio,
non speri né la rabbia né il rancore.
E tu non vedi quanto a poca gente
importi poco. Hai poco tempo. E poco
di te stesso puoi essere orgoglioso
e dalla serietà non nasce gloria
o sicurezza o ignorare quella
stabile veglia che qualcuno odia.


2. Quattro centoni da Eugenio Montale, “Non chiederci la parola…”

1.
Il sì risplenda
come le lettere
e la canicola
di fuoco secco.

E ogni muro
è un ramo secco
e informe, storto,
sillaba sé,

non stampa ombra,
non è un croco.
Oggi va qualche
parola, amico,

che tu dichiari
come una formula
e squadri, solo,
e non ci cura!

2.
Oggi splenda codesto
prato. Non possa un croco
aprirti la sua ombra
da ogni lato: oggi è solo

canicola, sicuro
fuoco, che non vogliamo.
Stampa, perduto, ciò
che squadri: tu dichiari

te stesso informe, agli altri
amico. E oggi, come
va un uomo, anche la sillaba
va agli altri, tu sei solo.

3.
Ah il croco è formula a se stesso,
l’uomo no, oggi, perduto l’animo
storto. Le lettere sono ombra.
Con le lettere squadri sillabe:
la parola risplende ai cani.
Non siamo immondi, non vogliamo
l’ombra secca che cola in qualche
lato solo, calcina, polvere
o muro. Vogliamo un amico.

4.
Amico, squadri l’animo, quel croco
sopra uno scalcinato muro. Informe
un ramo se ne va, perduto, e l’ombra
non cura la canicola: ciò è chiaro,

in mezzo agli altri. Noi vogliamo dirti
una parola umana, e possa aprirti
i mondi: da ogni lato oggi non siamo
un prato polveroso o qualche storta

sillaba e secca. Non siamo codesto.
Non domandarci altro, non vogliamo.
Ma a lettere di fuoco di’ la formula:
risplenda la parola, che si stampa.

1 commento:

Maria Pia ha detto...

Bellissimo e potente,con rara limpidezza si avvicina e allontana, poi scende.Non sono capace di commentare l'esattezza con cui inizia e la bellezza pervasiva...
Infinite grazie, a te Massimo.
Maria Pia Quintavalla