martedì 6 aprile 2010

Teresa Armenti: poetessa del sentire Cristiano


di Vincenzo D’Alessio & G.C.“F. Guarini”

Teresa Armenti è nata a Potenza sessant’anni fa, vive a Castelsaraceno, paesino della stessa provincia. Oggi vogliamo riprendere la sua passione per la Poesia, che non è l’unica nutrita, perché per noi ogni poeta va celebrato lungo la sua esistenza terrena. Poi critici, amanti della Poesia, amici, lo ricorderanno, o lo faranno ricordare, attraverso i suoi versi. Le generazioni che si alimentano della Poesia sono sempre poche: è un cibo per l’anima che non piace a tutti, anzi, molti la reputano inutile. Questo nuovo secolo non fa eccezione.
Abbiamo preso in prestito i versi del premio Nobel per la Poesia Wislawa SZYMBORSKA, i quali ci dicono quanto abbiamo scritto fin qui: “(…) La poesia – / ma cos’è la poesia? / Più d’una risposta incerta / è stata già data in proposito. / Ma io non lo so, non lo so e mi aggrappo a questo / come alla salvezza di un corrimano.” (Ad alcuni piace la poesia, Mondadori, 1998)
Armenti ha fatto sua la forza della Poesia. Ha dichiarato la necessità di affidarsi al verso per superare difficoltà umane e dolori dell’esistenza. Dalla prima raccolta di poesie, Quotidianamente (Romeo Porfido Editore, Moliterno,1993), l’esergo riprendeva l’incipit del comporre: “A mia Madre / (“Se fossi qui presente / la casa si riempirebbe / di strilli d’amore / e del terrazzo in fiore”). Quella figura, mancata troppo presto alla giovinetta, è diventata la forza del comporre, del vivere per esserci. Il sentire poetico della Nostra è vero e sincero, e si completa come “atomo dell’universo” femminile, nell’amicizia. I caratteri dell’amicizia sono divenuti il sentire cristiano: l’altro visto come fratello in Cristo lungo lo stesso cammino, nelle medesime difficoltà e piccole gioie.
Sono state date alle stampe, nel 2007, vent’anni di poesie dedicate al messaggio cristiano del Natale: la nascita della Salvezza, la nascita del perdono per una Umanità sofferente e avvolta nel buio della mancata conoscenza della sua redenzione: Aliti d’amore (Edizioni Gruppo Culturale “F. Guarini”). La prima poesia, realizzata nel 1987, esprime tutta l’energia che ARMENTI nasconde nella propria anima: “Natale è: / accettare la propria vita, / darsi sempre agli altri / senza pretendere nulla / e avere tanta pace interiore. / Sia, per te, ogni giorno Natale!”
Nell’agosto del 2009, la giuria del Premio Nazionale “Pratapoesia” (Prata Principato Ultra, AV), ha riconosciuto alla Nostra poetessa il premio alla carriera, nel bellissimo ambito della Basilica Paleocristiana dell’Annunziata, coronando una voce che ha dato moltissimo alla terra lucana, nella Poesia e in molti altri campi dell’ingegno umano.
Lunga vita alla poetessa Armenti!

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