martedì 17 febbraio 2009

Su Prima vita di Stefania Crozzoletti

recensione di Guido Passini in respirandopoesia



www.faraeditore.it/html/siacosache/primavita.html

Cenni biografici

Stefania Crozzoletti è nata e vive a Isola della Scala (Verona). Laureata in Economia e Commercio, si occupa di studi e ricerche economiche. Sue poesie sono state pubblicate nelle antologie della Giulio Perrone Editore Pensieri d'Inchiostro III edizione e La notte. I grandi temi della poesia. La sua raccolta (Non sono un) poeta è stata segnalata nel concorso di Fara Editore “Pubblica con noi 2008”. Nel 2009 esce il libro Prima Vita edito da Fara Editore.

Recensione

Recensire un libro che rappresenta l’esordio di un’autrice è sempre stimolante, non si hanno termini di paragone e non si ha, come nel mio caso, una _base_ di conoscenza sulla persona di Stefania. Il percorso che ho intrapreso nel sorseggiare questo libro è del tutto inverso al normale percorso di un libro. Sono partito dal leggere l’indice e ho proseguito con le poesie il cui titolo mi ispirava di più. Cosi mi sono costruito una mia “teoria” sulla poetica e la figura di Stefania Crozzoletti, e l’ho rafforzata rileggendo il libro dall’inizio alla fine, con la sola esclusione della prefazione. Questo per non essere contagiato dall’interpretazione di un’altra persona. Reputo Prima Vita un buon libro di poesia: vi ho letto versi che ricordano l’incisività e la linearità di Alda Merini, altri che ben rappresentano la genuinità, il ritmo, e la rappresentazione della poesia di Sylvia Plath, ma la cosa più importante è degno rappresentante dell’anima di Stefania.
La poesia di Stefania scorre piacevolmente, tocca svariati temi e mostra le varie sfaccettature dell’autrice.
Ho notato nell’evolversi della poetica dell’autrice, un approccio sicuro con il verso, a volte quasi una necessità smisurata di infondere un messaggio, o meglio un valore aggiunto alle realtà odierne.
Interessante “l’esame” che Stefania fa di se stessa, mettendo in fila tessere del mondo di oggi. Osserva, deposita, ragiona e sfoga il suo sentire con versi ben costruiti e soffici nonostante i temi trattati.
La mia impressione è quella che Stefania in realtà non si senta completamente poeta, forse più una pedina delle proprie emozioni, ma soprattutto degli eventi che la circondano. Un libro da leggere per intensità e apparente semplicità dei versi, che in alcune pagine appaiono sotto forma di monologo interiore.
Esistono pagine che da sole implodono in un fragore di emozioni che le rendono uniche. Ne scelgo una da citare:

Oggi nelle tasche della mente / trovo accartocciate solo / facili risposte che mi convincono / mio malgrado // È pace viziata / tregua armata al mio / maledetto affanno.

Prima vita rappresenta a mio avviso il percorso che Stefania ci vuole mostrare senza l’ausilio di agenti artificiali … lascio a voi la chiusura finale di questa recensione.
Personalmente reputo questo libro un ottimo inizio per Stefania, e quindi in bocca al lupo per il futuro.


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