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Stefania Cozzoletti, Prima vita, Fara Editore, 2009
(NON SONO UN) POETA
Se volgo lo sguardo al cielo
non vedo soffici cuscini
dove gli Dei posano
mollemente il capo
Vedo nuvole
Non vergo sonetti
non torturo le rime
il nuovo verso inizia
se lo decreta il respiro
Seguo il ritmo
dello stomaco
non sono intrattabile
ossuta canuta dannata
non declamo versi
al calar del sole
La mia biblioteca
una parata di colori
orizzontali verticali diagonali,
dimensioni, buoni consigli
criteri certamente
poco letterari
Non sono un poeta
mi limito a spazzare
di tanto in tanto l'anima
occupo uno spazio ridotto
poco più di un vaso di fiori
poco meno di un cassonetto
GRANDE FESTA, PICCOLA TESTA
La gigantesca parata del mondo
mi ferma
è tutto troppo grande
per una testa fasciata
Qualcuno come me
è là fuori?
Non politicamente
non eticamente
spiritualmente intendo
Credo a volte di avere
paure speciali
anomale perplessità
domande gravose
e non c'è prete
teologo
filosofo
maestro
che sia riuscito a rinfrancarmi
C'è qualcuno come me
là fuori?
Un gemello dell'anima
una sorella figlia dello steso spirito
un poeta che sappia meglio di me
parlare alla vita?
Non riesco a contenere tutto
non riesco a farlo entrare
nella mente e fermarlo
Non si fissa
mille volte gira
e ogni immagine si discosta
dalla precedente
più soffice
più fredda
più verde
si burlano di me
e della mia scarsa cultura
Non sono abbastanza
sapiente
per essere considerata
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