martedì 9 dicembre 2008

Su Il resto a voce di Colomba Di Pasquale

recensione di Guido Passini pubblicata in respirandopoesia.altervista.org






www.faraeditore.it/html/siacosache/restoavoce.html


Cenni biografici

Colomba Di Pasquale è nata nel 1968 a Lilla in Francia. Di origini abruzzesi, insegna in una scuola primaria di Recanati dove vive. Presso Del Monte Editore ha pubblicato Viaggio tra le parole nel 2006 e presso Nicola Calabria Editore Una vita altrove nel 2007. Nel 2008 è stata inserita nell’Antologia Il silenzio della poesia con la silloge Dei Silenzi (e degli ascolti) edito da Fara Editore. È presente in diverse antologie letterarie e ha conseguito numerosi riconoscimenti sia per la poesia edita che inedita. Nel 2008 pubblica sempre con Fara Editore Il resto a voce.

Recensione

Il resto a voce è un libro sensualmente delicato, rafforzata da una copertina quasi pudica ma accattivante che lascia intravedere la delicatezza con cui l’autrice si spinge ad affrontare quello che è il tema principale di questo libro: l’amore.
L’amore vissuto in tutte le sue sfaccettature, nelle distanze e nei colori, nelle forme e nei sapori. Nelle sue poesie Colomba riesce ad imprimere lo scorrere del tempo, percepibile dagli scambi di scenari, dalla nitidezza di alcuni dettagli che compongono i versi de Il resto a voce.
Il testo Un tempo senza tempo, viene scandito da anafore e rime sincronizzate che aggiunte al ritmo veloce imprime un maggiore impatto al significato della poesia.
La poesia di Colomba non è dettata solo dal cuore ma soprattutto è tradotta dal cervello, dall’esperienza.
Poesia che nonostante la naturalezza espressa è comunque ragionata, non lascia defluire i pensieri lasciandoli al caso. Così affronto ottime poesie come Itaca, dove la tematica dell’Odissea sembra impossessarsi dei versi, raffrontando le sensazioni di Ulisse, il costante affrontare il dolore della separazione, ed ancora una volta il mare che sembra essere compagno di avventura che insidia comunque la vita e ci rimette in gioco. Ripensando al viaggio, mi rendo conto che bisogna superare sempre ostacoli che diventano però occasione anche di adattamento ai vari imprevisti. Una poesia nostalgica che necessita di un ritorno alle origini. Dopo aver letto questa poesia ho appreso quello che considero il vero significato della prima poesia del libro “Ci sono istantanee / che arrestano le maree.” Un modo per fermare questo desiderio di avventura, la curiosità, un senso della vita, potrebbe essere l’amore, l’istantanea forse più forte per ognuno di noi.
Altra poesia interessante è Icaro, dove l’autrice si immedesima nel personaggio omonimo, sprezzante del pericolo pur di vivere un amore.
Un libro molto apprezzato perché non cade mai nello scontato e leggendo poesia dopo poesia, non si ha mai il dubbio di incappare in testi uguali o molto simili.
Il resto a voce un libro che fa della poesia d’amore un cavallo di battaglia, un cavallo vincente a mio avviso, visto l’alta qualità dei versi.
Complimenti Colomba, una graditissima lettura.
Guido Passini (Amministratore)
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indosso nuove ali e ricomincio a volare

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