di Narda Fattori
La poesia di Molinaroli trae forza dal racconto che da usuale balza nel dramma, senza concederti uno spiraglio o appigli per quel balzo improvviso e inaspettato.
C'è un tratteggio amaro e amarognolo nel suo frasario sintetico e quasi filiforme nel dire, ma non nel trarre poesia (che esiste anche in una rapa, in chi la sa vedere, naturalmente).
Dice di noi che solo quando la trafittura è particolarmente dolorosa la avvertiamo (e aspettiamo che passi) mentre si scorre nei giorni senza rigare gli specchi.
giovedì 23 ottobre 2008
Sulla poetica di Simone Molinaroli
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