sabato 9 febbraio 2008

Su Cinquanta sonetti di Leandro Piantini

Edizioni del Leone

recensione di Lucia Visconti

I Cinquanta sonetti di Leandro Piantini, notissimo poeta, critico letterario e saggista fiorentino, è uno dei pochi testi sul mio comodino.
La musica – poesia effusa dal bagaglio umano e culturale dello scrittore rende questo libro intenso di emozioni.

Leandro Piantini si confessa.

Inebriato dalla scrittura, distolto, dalla passione per la donna,(1) vuole tuttavia “esprimersi in toto e all’inizio del “viaggio” si chiede: “In pochi versi saprò dirlo il moto / dell’anima, ed avrò infine il coraggio / di gettar luce dentro me, sul noto/ ma anche sull’ignoto, a mio vantaggio?”(2)
Ebbene: non limitato dallo schema, rende perfettamente esauriente il suo percorso introspettivo. Anzi, la forma poetica “chiusa” mette in luce la singolare maestria dello scrittore. I sonetti: ponti “sacri” della letteratura per la pregnanza del verseggiare, sempre attuale e completa.
La filigrana comune in tutto il testo è, a mio parere, lo stile scultoreo dell’uomo maturo e al contempo leggero, anche quando si parla di paure ed ansie.
Il poeta è pregno di speranza, che non è idealismo, ma certezza nel trascendente, sia esso definito cielo,(3) fato,(4) Dio (5) o Dèi.(6)
Ed ogni lettore(7) si trova coinvolto in un vissuto a lui comune dal quale esce affascinato e rincuorato.

Sul crinale tra paura e speranze nel tempo che declina verso il vuoto non è, questa, stagione di esultanze ma d’ansie e di tremore per l’ignoto.
(…)
(8)

Devo dir grazie al cielo che ci ha in cura e che sa trasformar tristezza in festa. (9)


Tristezza assunta dallo stupore dell’amore: (10)

Sarà lì che una sirena mi darà col suo canto lo stupore necessario a sognare e nuova lena darò al vecchio mio cuor, nuovo vigore

dal combattimento per una nuova civiltà: (11)

(…) (12) Cambiare vertiginosamente è ormai destino Del nostro tempo, e guai per chi si arrende (…) (13) Sì, è un tempo truffaldino. Sottraiti agli agguati che ti tende.
La tempra del poeta è eccezionale, trascinante. (14)

(…) (15) Ora venti sferzanti che sconvolgono la terra, l’offensiva di primitive forze intolleranti
impongono a chi ha fede una decisa sferzata verso parole trancianti. Siamo in piena tempesta, non a riva.

E sottolinea senza esitazione:(16)

Alla poesia affidiamo la speranza se altri valori oramai sono morti
fino a concludere:(17)

Coi sonetti do addio agli anni ansiosi.

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