«un nastro di uccelli fa moebius», «trova a terra / il corpo di una scimmia grande / scuoiato»…
sintassi frantumata nel ritmo sincopato, immagini vivide e come su schermo, inquadrate nell'attimo giusto, fatte scorrere con una tecnica che sa ben dosare le pause: gli intervalli sono pilastri del messaggio poetico di Laura Pugno, inquieto e intelligentemente decisivo: «con questa profonda // capacità di scomparire»
amazonas
un ambiente
allatta
una scimmia cucciolo
dalla pelliccia d’oro,
trova a terra
il corpo di una scimmia grande
scuoiato
senti che si muove come foglie o
passi sulle foglie
ha i seni fuori –
un nastro di uccelli fa moebius
in alto e nel grigio –
poi mastica parola-cerbottana,
uccide
la scimmia
lo guardi
disteso su un intreccio
che trasportano sollevano da terra
quelli che compaiono-scompaiono,
che abitano la mente,
non-contattati
non visto,
così è che lo vedi
per la prima volta
da un intreccio
di rami e foglie contenenti acqua
larghe, carnose-
cave
masticano a lungo la parola
la carne di scimmia prima
di metterla in bocca
ti troveranno,
se cercano,
se entrano tagliando
non può durare,
sono
sparsi e
accerchiati,
nel folto
lungo l’acqua fangosa
mescolata con corpi,
con foglie
di nuovo perdi i sensi
e sei portato
via perché ti salvino
con questa profonda
capacità di scomparire
Trovate notizie di Laura Pugno nel suo sito www.laurapugno.it
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