lunedì 6 agosto 2007

Poesia e lotta


Prata Poesia 2007

Fare poesia oggi ha un senso vero, apodittico, sublimatore: amare la vita quando è minacciata costantemente dai disordini infiniti dei media.
Combattere la balbuzie mentale che viene dal seguire, supini, programmi demenziali di immagini, suoni effetti speciali, coreografia subliminari,
Fare poesia oggi ha il senso della lotta civile per amore dei più fragili, dei più piccoli, degli indifesi: i poveri veri!
Nascono e muoiono senza euforia televisiva. Si inabissano come cormorani alla ricerca di cibo in un oceano compatto di eros e morte. Sfuggono alle correnti dei pensieri massificanti. Riemergono consapevoli che la lotta riprende domani.
I poeti scrivono ancora poesie… Sì! Scrivono ancora. Nelle stanze dolorose degli alberghi, nelle case dove a malapena dividono gli affetti, nei treni stanchi di spingersi fino nel cuore di un Nord saturo di braccia, di visi, di respiri nella nebbia dei navigli, dei canali, delle ciminiere gassose che incolonnano ai cancelli d’ingresso.
I poeti sono ancora vivi! Una razza che tutti credevano in via di estinzione. Senza catalogazione. Senza case editrici famose.
Guardateli, sono qui, questi uomini come voi. Miti di un dio minore che aiuta un riscatto invocato e mai raggiunto. Stasera sono qui a dividere purezza e morbosità scrittoria.
Lasciateli parlare. Lasciateli scrivere. Non sfregiateli chiudendogli la bocca con un sudario di silenzio oppressivo.
Quando parlano i poeti, voi ascoltate il mondo. Quando il mondo parla scrivono i poeti.
Viveteli! Viveteli! Viveteli!

Prata di P.U. 4 agosto 2007

I poeti irpini
Emilia Dente, Vincenzo D’Alessio, Antonietta Gnerre, Enzo Marangelo

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