VIGILIA DI NATALE, di IRMA KURTI
Questa sera tu
stai suonando la chitarra
con gli amici
in una scena improvvisata,
le dita tremano
molto più delle corde,
avvolte dal
gelo del freddo invernale.
Non potei
venire anche se siamo vicini,
passeggiare lì
in questa vigilia di Natale,
o meglio dire,
non volevo vedere il vento
mentre il tuo
volto batteva spietatamente.
Tu aspetti che
i pedoni ti ascoltino attenti,
molti di essi
fuggono, spariscono in silenzio.
Chissà come ti
senti mentre girano le spalle?
L’indifferenza picchia come sferza del vento.
Coloro che
s’innamoreranno di quei suoni
e fermeranno i
passi lungo la passeggiata,
quelli che
capiranno il tremito dello spirito,
saranno così
rari, come le dita di una mano.
Non
rattristarti, così capita anche nella vita,
incontrerai
tanta gente gretta e meschina,
altri, cinici
che, con una parola cercheranno
di avvelenare
la tua passione per la musica.
Quanto vorrei
essere vicino a te stasera,
ma ti penso
tanto, nonostante la mia mancanza.
Un po’ di
tristezza e malinconia m’invadono,
mentre arrivano
da me i suoni della chitarra.