venerdì 3 marzo 2023

Poesie inedite di Alberto Padovani




Una bella pioggia, non cattiva

Ha benedetto l'auto, stanotte

Donandole perle, che raccolgo

Sul cruscotto, come punti di una

Cosmica patente, da sublimare

Nella stagione estiva, sotto luna.

La stessa pioggia, brilla l'erba

Rendendola grassa, luccicano

Gli occhi del fanciullo, già perso

Nella casa di brughiera, ove sogna

Le fiere di paese e le future risse

Baluginare nel suo sguardo terso.

M'incanto da citrullo, in questa fine

Dimenticando: le guerre, lo sfacelo,

Disastri di ogni tipo, sotto la cappa

Dove l'uomo combina e aggiusta se

Può aggiustare, oppure no: lascia

Tutto andare, in questa folle nottata.

In un amen, ti racchiudo l'esistenza

La nonna del rosario, la troia sulla

Nomentana, e le segretarie incerte

Su come spendere la tredicesima

Prima che la feroce bolletta giunga

Sorda a mangiarsi vestiti e balocchi.

 

[Irish coffee]

 

 

Mi chiedi di incontrarti

Un sottosera

Dove il borgo traspira

E d’improvviso, apre

Mettendo pancia ad ovest

Dove lo sguardo

Si fa campagna

E dove pochi chilometri dopo

Via Emilia

 

Sono queste gelosie

A tenere incollati

Muri e uomini in

Un destino di grate

E sapiente dimenticanza

Che dove hai messo casa

Non ti serve più

Conoscere, e il foresto

Principia a infastidire.

 

[Le gelosie]

 

 

Mostrami, nel tuo gelido inverno

Le terre rare

No, non ritrarti, ognuno

Disvela al tempo

Le sue tetre insegne

Lungo il cammino

La persistenza in vita

Impone un costo, sul corpo

E, dopo tutto quello che viene

Definito: Amore

Nelle varie letterature

Resta il silenzio

La luce che fu

La fede cieca

Le terre rare

 

[Terre rare]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quando è notte, qui

Scendono cinghiali

Li vedi tagliare, in fila

La Provinciale, lesti

Ad attraversare, come

Operai dell’ANAS

Ieri notte, il vento

Si è riposato, non

Soffiava la landa

Pulendo i residui

Di pane sciocco, dal

Borgo. Stasera invece

Taglia, come lama il tuo

Viso, la luna è offuscata

Mentre, poco più sotto

Urla l’autostrada umbra

Qualche tribù ha deciso di

Anticipare, io credo sia

Giusto aspettare, in questa

Terrazza notturna, che arrivi

L’angelo, o forse, il lupo

Nel dubbio, meglio ora

Rincasare, chiudere il portone

Del casale antico, rimesso in sesto.

 

[Notte nel casale]

 

 

Alberto Padovani nasce a Colorno (Pr) nel 1970. Si appassiona gradualmente alla poesia, e insieme alla scrittura di canzoni, attività artistiche che prosegue in parallelo, con occasioni di interazione reciproca. L’esordio come poeta è nel 2009, con “Poesie raccolte”, edito dalla locale TLC.

Nel 2010 esce “Il setaccio nel fiume” (autoproduzione), ispirato all’Antologia di Spoon River e utilizzato per diverse letture pubbliche con musica. Nel 2013 esce “La poesia sociale” (autoproduzione).  Contemporaneamente viene aperta una pagina Facebook, ancora oggi attiva: “La poesia sociale di Alberto Padovani”. Nel 2017 esce “Il Manutentore” (Zona), curato da Luca Ariano, con la collaborazione di Camillo Bacchini. Tra i riconoscimenti, il Premio “Padus Amoenus” (2011, 2012, 2019) e il Premio “Cinque Terre” (2012). Nel 2019 riceve una segnalazione al Premio Giorgi di Sasso Marconi, Sezione Poesia Originale. Partecipa a varie antologie, tra cui “Testimonianze di voci poetiche. 22 poeti a Parma” (Puntoacapo, 2018)  e “Parma. Omaggio in versi” (Bertoni Editore, 2021) Nel 2022 esce per Bertoni Editore la sua quinta raccolta di poesie: “Poeti con le maniche corte” - a cura di Luca Ariano - che ha un buon riscontro di critica, suscitando vivo interesse presso il pubblico di riferimento.

 

 

 


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