LIMINARE
Io, come molti fra noi,
sapevo di te solo quello
che non hai scritto
gli intervalli vuoti tra le parole
il timbro tentennante dentro i fonemi…
alla tavola della poesia
finemente apparecchiata
hai portato dolci, raffinate tazze
e cibi molto salati, mescolando
graffi, paturnie e delicatezze
hai dato ascolto alle voci terminali
custodendole come viatico
di un viaggiatore cerimonioso:
inciampo? slittamenti? incrinature?
Sei sceso incontro all’onda sonnolenta
per distrarre la vita dal maroso dei giorni
in un tempo più lento, odore d’eterno…
ora ( ) potrai amare, almeno
con una mano. Rimane
un’ombra bianca sullo schermo
a fine di giornata. La tua vita
Controcampo
Ma forse, nell’Antartide nera
la notizia non è vera
ti fai beffe e stai scrivendo
dall’altra parte della tastiera:
“dalla culla alla fossa
ogni bellezza è coèfora
è solo luce che scrolla
un po’ di forfora
dal nulla”
Nessun commento:
Posta un commento