mercoledì 19 novembre 2025

Ogni cosa che cade ha il suo rumore


Ho incontrato di persona una sola volta Carla De Angelis, nel 2008, in occasione della kermesse letteraria organizzata da Alessandro Ramberti nell’Abbazia della Basilica di san Miniato al Monte, a Firenze, ospiti dell’allora priore Bernardo Maria Gianni, intitolata Lo spirito della poesia.
Carla era presente con la sua famiglia, marito e figlia.
Sia lei, più frequentemente, sia io, a volte, siamo stati giurati nei concorsi letterari promossi da Fara Editore e quindi ho potuto leggere i suoi giudizi su questa o su quella opera, su questo o su quell’autore ma ho colpevolmente tralasciato di leggere le sue, di opere, in questi anni, pur intuendone, dalle recensioni di altri scrittori, il grande valore poetico.
Recentemente Alessandro Ramberti mi ha proposto la lettura della sua raccolta Ogni cosa che cade ha il suo rumore, pubblicata quest’anno con prefazione dello stesso Alessandro e postfazione del carissimo Stefano Martello.
Cosicché ho colmato la mia lacuna leggendo e rileggendo più volte questo libro e ritrovando, nelle sue poesie di oggi, la stessa profondissima ma discreta forza del suo animo.
Descrizioni di momenti vissuti e metafore si intrecciano senza sovrastarsi gli uni con le altre.
Nessun termine astruso o forzatamente ricercato, tutti di naturale utilizzo e comprensione.
Il cuore della raccolta è il rivolgersi a chi non è ora con lei, e il suo guardare sia indietro che nel presente che avanti.
Avevo conosciuto lei a san Miniato al Monte ma mi ero intrattenuto molto, in quell’occasione, a scambiare parole con suo marito, il cuore della raccolta.
Una discussione amabile, di cui non ricordo il contenuto ma l’amabilità della persona sì, quella sì.
Così ringrazio Carla, Alessandro e Stefano per questo nuovo incontro.

Nino Di Paolo, 19 novembre 2025

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