SERGIO DANIELE DONATI, IL CANTO DELLA MOABITA, ED. ENSEMBLE 2021
recensione di Flavio Vacchetta
Con questa pubblicazione Il canto della moabita Sergio Daniele Donati dimostra la sua profonda vena poetica, sincera, spontanea, d’istintiva natura all’arte del verso genuino e scorrevole.
Personalmente colloco le poesie di Sergio tra le mie più gradite letture letterarie di questi ultimi anni e penso anche che sia uno fra i poeti più interessanti e brillanti della poesia contemporanea: merita senza dubbio una particolare attenzione, sia da parte dei lettori sia da parte della critica.
Sergio, leggo, avvocato, studioso ed insegnante di meditazione ebraica ed estremo Oriente, scrive con la massima scioltezza d’animo che gli perviene istantanea… l’immediatezza lo stimola all’uso della parola viva.
Da tutto ciò si evince che l‘autore la poesia ce l’ha dentro, la possiede, la fa sua, connaturata ai propri soffi del pensiero.
Troviamo così, a parere mio, versi storici di rara bellezza versi locativi versi degli interrogativi filosofici sull’esistenza umana.
Il poeta legge i fenomeni affidandosi a pause di profonda e travagliata riflessione filosofica; una visione mistica nella onirica bellezza contemplativa, rassicurante, docile al sublime sorriso conciliante.
… Dammi un nome, Moabita, supplicavo.
Mi posava una mano sul volto
e cantava
e chiamava la discesa
sacra.
Nel deserto dei miracoli
davanti al pozzo
la Moabita cantava
e calava il sole
e sorgeva la luna …
Non potendo qui ampliare il discorso, procederò per summe lessicali, quali possibili chiavi di lettura.
Seconda benedizione per mio figlio mentre sogna
Ogni uomo ha due mani
due orecchie due occhi
due gambe due labbra
trentadue denti
ogni uomo ha un cuore
e un nome solo
le stelle del cielo sono infinite
ma nei tuoi occhi
ci stanno tutte.
Sia questo il tuo sogno
L’uovo
Cerco voci e gesti
lenti; e si raccoglie
in sé stesso
il pulcino nell'uovo.
Che il Nome ti benedica e ti custodisca
Che il Nome faccia risplendere i Suoi Volti su di te e ti sia propizio
Che il Nome rivolga i Suoi Volti su di te e ti conceda la pace.
Birchat Cohanim - Benedizione dei Sacerdoti
Balbuzie
In pochi sanno ascoltare
i monumenti che la parola
nasconde tra gli inciampi
d’una lingua balbuziente.
Inciampare sul Silenzio
La parola sorge dal Silenzio e al Silenzio torna, conscia di aver detto solo il contorno di un firmamento indicibile.
Vachis

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