Da Tutte le ossa cantano la canzone d'amore (peQuod, collana Portosepolto, 2024)
Tutte le
ossa cantano la canzone d’amore di Pietro Russo è una raccolta sull’umanità, da
Adamo ed Eva ai nostri figli.
E’ poesia
politica e civile che tocca l’attualità senza mai essere pretestuosa.
Dalle pagine
emerge la Sicilia, terra di passaggio, conquiste, migrazioni e contaminazioni e
una grande varietà di esseri umani visti, accolti e raccontati con delicatezza,
senza mai cedere all’ovvio o al pietismo.
C’è un
immaginario ricco e potente con richiami alla tradizione, dove le ossa sono l’eredità
che si tramanda di generazione in generazione, il canto universale che accomuna
tutti i viventi, il cui ascolto consente di connettersi al flusso dell’universo.
E’ un libro
che fonde la carne con lo spirito, la realtà umana con la tensione verso
l’eternità, nella consapevolezza che la chiave per raggiungerla è l’amore.
Un libro che
ci ricorda cosa fa di un uomo un uomo.
Coperture
Ora che mi
aggiro nei sogni dei miei figli
sotto
copertura di vecchi simboli
il Dio dei
Testamenti mi fa spazio
volentieri
diventa distanza
a poco a
poco
imparo a
stare nelle fughe
tra libertà
e amare
quando
chiameranno da altre case
spero di
essere ancora
come posso
la mano che
veglia il loro sonno
*
2
con la
faccia affondata
nella sabbia
poi tra le
braccia dell’angelo
ausiliare,
non custode
keep the
bodies at bay
cantava una
madre
vestendo di
rosso il figlio
cantava che
potessero vederlo
una cosa
rossa tra gli scogli
keep the
bodies at bay
mio figlio
nella pancia di sua madre
una forma
blasfema della grazia
tienilo
lontano dalla spiaggia
dalle onde
quando si rovescia la grazia
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