Circolare Poesia, 21 dicembre 2024
ALBERTO MORI – POSTURE
Versi brevi, essenziali, strutturali che compongono un tessuto quotidiano-episodico importante. Posture, ultima raccolta di Alberto Mori ci restituisce un grande pieno di immagini, fotogrammi, energie e sussulti che non possono che stagliarsi nella nostra mente.
Già dall’immagine di copertina (tratta dal film di Michelangelo Antonioni, “La Notte”) sembra quasi che la raccolta allestisca movimenti, azioni, storie e stati d’animo che donano respiro vivo. Le pagine si susseguono come vere e proprie angolazioni, posture che rivelano sensazioni, episodi, momenti, pensieri.
Tra l’Io e il Mondo, lo sguardo di Mori va oltre il vuoto, oltre l’inespresso e indicibile. È come se, da regista, prendesse in mano la macchina da presa e filmasse sé stesso, le sue azioni, le sue soste. Imperturbabile destino. Osservatore e interprete il poeta diventa voce diffusa e connessa con chi gli sta attorno.
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Nei movimenti piccoli tornati seduti
Il posto ceduto
rioccupa con gli stessi gesti
il vuoto riempito
dalla forma della carne
*
L’afferro sostiene
l’appoggio del piano
sulla superficie distesa
terra ama suolo.
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