Una poesia di Maxhun Osmanaj, Kosovo. A cura di Irma Kurti
LA PORTA DELLA VITA
Quando la Vita mi ha aperto la porta
non l’ho conosciuta affatto.
Ero avvolto
dalle gioie, dalle lacrime,
che si mischiavano insieme,
ero completamente ingannato
dalla sua ebbrezza.
Come un bambino timido
cercavo di cogliere il suo senso,
nella sua costruzione filosofica
forse a volte mi perdevo.
L'esperienza è stata la mia insegnante,
il viaggio mi ha insegnato i piccoli passi.
Mio padre mi ha lasciato assai presto
e rimasi un bambino nella battaglia della vita.
Più tardi, mi ha lasciato anche la mamma,
era allora che sono diventato uomo.
La porta della vita resta spalancata per me
ma la tomba della vita rimane chiusa.
In attesa di essere aperta....
MAXHUN OSMANAJ è nato il 25 aprile 1958 nel villaggio di Prekalle in Istog-Kosovo. Ha terminato le scuole elementari a Zallq, le superiori a Istog e l’Università nel ramo di Letteratura e Lingua albanese a Prishtina. Da quarant'anni lavora come giornalista e scrittore in Kosovo, Albania e Macedonia. Scrive poesie per bambini e adulti, narrativa, poesia e critica letteraria. È membro della Lega degli Scrittori del Kosovo, membro dell’Associazione degli Scrittori per Bambini "Agim Deva", membro del comitato editoriale della rivista scolastica "Morning Bird", Prishtina. Ha ricevuto vari premi e riconoscimenti. Le sue poesie fanno parte di molte antologie in Kosovo e in Albania. Inoltre, le sue opere sono entrate a far parte dell'antologia Poesia albanese contemporanea tradotta in francese "La Poesie Contemporaine Albanaise" (2024). Ha lavorato come insegnante di lingua albanese per quasi tre decenni. Vive e lavora a Istog.
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