CORPO A CORPO di Francesco Filia, Fara Editore
recensione di Gian Ruggero Manzoni
Francesco Filia vive a Napoli, dov’è nato nel 1973. Insegna filosofia e storia in un liceo cittadino. Si interessa prevalentemente di filosofia, poesia e critica letteraria. Sue composizioni poetiche e note critiche sono presenti in numerose riviste e antologie. Ha pubblicato i poemi Il margine di una città (Il Laboratorio 2008); La neve (Fara 2012, vincitore e finalista di diversi premi nazionali); La zona rossa (Il Laboratorio 2015, con prefazione di Aldo Masullo); la plaquette L’inizio rimasto (Il laboratorio 2017), le raccolte Parole per la resa (CartaCanta 2017) e L’ora stabilita (Fara 2019). È redattore del LITblog Poetarumsilva. In questa raccolta di saggi, Filia, con competenza e trasporto, parla dell’opera di Giorgio Cesarano, Milo De Angelis, Victor Cavallo, Cesare Pavese, Giovanni Raboni, Franco Fortini, Piero Jahier, Salvatore Toma, Michele Sovente e Mario Luzi. Così, di questo libro, l’autore dello stesso ha scritto: “ […] un poeta è anche lo spazio del senso profondo della propria vita […] è un corpo a corpo radicale con il Tutto, ciò a cui poi ambisce la poesia… l’ogni cosa che la poesia ambisce a dire; infine tutte le parole che abbiamo pronunciato nella vita e che a loro volta ci hanno definito e che ci scrutano in bilico tra un ricordo totale e un oblio radicale. Così la parola poetica è la dimensione in cui si manifesta la struttura ontologica dell’esistenza – tautologia, allegoria e simbolo – dire la vita in quanto vita alludendo a qualcosa d’altro, tenendo insieme opposti inconciliabili, mostrandone la bellezza e la drammatica irriducibilità, questa è la fedeltà del poetare verso la vita e della vita verso sé stessa”. Ed ecco la voce di Stefania Zanetti sull’operato di Filia: “Le pagine del libro divengono mano a mano talmente ricche di significati vitali che si inanellano in spirali di risposte alle domande intime dell’essere umano e poeta”. Poi Giuseppe Moscati: “Originale e vivace, tale raccolta è strutturata per far emergere temi e toni, piste di ricerca e connessioni possibili, visioni e ossessioni, senza trascurare elementi a volte sottovalutati o comunque poco riconosciuti dagli autori che hanno dato loro voce”. Quindi Angelo Leva: “Pregevole è questa tensione alla ricerca dell’autore particolare, come un Victor Cavallo, poi subito il volo su autori straconosciuti come Pavese o Raboni”. E, per finire, ecco il parere di Astrid Lucchesi: “L’autore mostra tutto il mondo racchiuso nel testo senza dover aggiungere nozioni superflue, ma dando l’idea che gli strumenti per comprenderlo fossero tutti già lì a portata di mano”. CORPO A CORPO è opera saggistica che si discosta dalle solite… dalle tante dedicate a questo o quel poeta… perché in essa si parla anche di autori poco conosciuti, ai quali Filia dedica la stessa attenzione e attribuisce la stessa importanza che ha rivolto a quelli già famosi, e ciò mi ha colpito, e non poco, in positivo. Quindi un grazie a Francesco e all’amico Alessandro Ramberti che, ancora una volta, ci ha regalato una sua bella e giusta produzione editoriale.
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