giovedì 23 aprile 2020

“Sono tutti testi di sostanza magnetica”



Caro Mori,

questo periodo di reclusione, se non altro, consente di prendere finalmente in mano i libri che attendono la lettura, magari da mesi, se non da anni.
Tra i testi in attesa c'era il tuo Levels.
Non ricordo nemmeno se ti ho dato riscontro della ricezione.
Del resto non è mai facile districarsi tra la mole di carte e la raffica digitale.
In ogni modo eccomi ora a ringraziarti di queste rapide sequenze.
Sequenze, appunto, perché sembra che il materiale verbale voglia tradurre le immagini, oscillanti, di una minicamera che passa da un’inquadratura ad un’altra appuntando tratti di una realtà sublimata. Tra un passo e l'altro. E l’altro ancora.
Verso radici senza immagine, tu dici. Ma io le immagini ce le vedo. Anche se i frames appaiono con flash di interferenze.

Ecco. Disturbi elettrografici. Striature lampo. Effetto sfarfallìo.

Tanto che sei proprio tu a dire: «Qui puro balzo d’umore vitreo / materia traluce spaiata dai bagli / L’altro lato senza ottica rifrange».

Sono tutti testi di sostanza magnetica. Digitalizzati su lacerti di realtà, notata ed annotata ad inciampo.
L'obiettivo reclinato in basso. L’obiettivo reclinato in alto.

«Dai lati / la serie dei led luminosi / flette e discende».

Ma in pratica, più che livelli geometrici, mi sembrano livelli di attenzione.
Percezioni in accidente casuale, che stanno a dimostrare, tuttavia, che tutto scorre, se il nostro occhio ha la capacità di scorrere.
Del resto, lanciare lo sguardo è uno dei nostri compiti primari.
Grazie ancora. Un caro saluto,

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