rubrica a cura di Fabio Cecchi
Signore e Signori, ce n'è voluta ma ecco online il foglio terzo di letture! Qui a vostra completa disposizione. Sono appena quattro titoli, questa volta, dateci dentro. Il foglio quarto, in compenso, è pronto a subentrare. State pronti. Viva la buona lettura. - F -
Marc Levy - UNA RAGAZZA COME LEI - Rizzoli 2018 -
Chi sapeva? Io ho colto solo per caso quest’ultima fatica
presente in libreria. Marc Levy tiene la mia stima, avendo allietato molte serate
dedicate. Il suo ricettario storicamente prevede un gioco romantico e curioso di
assortimento e avvicinamento tra il protagonista e la protagonista. Il contesto
geografico e culturale, nel mentre, viene adoperato in tutte le potenzialità. Il
romanzo in questione, con titolo tradotto alla lettera, per una volta, fa ruotare
su scena un sacco di personaggi. La cornice è New York, febbrile e cosmopolita.
Il giovane indiano Sanji congiunge le sue vicende a Deepak,
che passò l’oceano un po’ di generazioni addietro. L’eroina di turno è Chloè,
che stenta a fare breccia sino metà avventura. Il messaggio sociale combina una
prospettiva sulla disabilità (Chloè) al sostegno a una democrazia attiva e meno
classista (Sanji). Un romanzo molto ben congegnato e forte di snodi narrativi
sicuramente interessanti. Il difetto di superficialità non consente un
traguardo più alto. Marc Levy ha prodotto e produrrà migliori cose.
Fabio Orrico - 20 PEZZI FACILI (PIU UNO) - Fara Editore 2019 - Alessandro, mio stimato editore, mi favorisce questa recente pubblicazione. L’opera vincitrice, per essere precisi, al concorso Narrabilando annuale, sezione prosa. Il libro si rivela un signor libro, formato da venti capitoletti di commento ad opere cinematografiche. L’autore, dall’alto di esperienza ventennale nel proprio campo artistico, dimostra adatte credenziali per esercitare voce critica. La prosa è impostata su un alto livello. L’operazione si connota riuscita, per dare esempio, dal memorandum costante, via e via leggendo, di portarsi il prima possibile a trailer e clip, quel materiale insomma trovato tanto avvincente su pagina. Il cinema americano (Scorsese, Coen, ecc) viene spesso chiamato in causa, per afflizione di chi scrive, mentre di casa nostra si parla in bene di Bellocchio e Argento.
Fabio Orrico - 20 PEZZI FACILI (PIU UNO) - Fara Editore 2019 - Alessandro, mio stimato editore, mi favorisce questa recente pubblicazione. L’opera vincitrice, per essere precisi, al concorso Narrabilando annuale, sezione prosa. Il libro si rivela un signor libro, formato da venti capitoletti di commento ad opere cinematografiche. L’autore, dall’alto di esperienza ventennale nel proprio campo artistico, dimostra adatte credenziali per esercitare voce critica. La prosa è impostata su un alto livello. L’operazione si connota riuscita, per dare esempio, dal memorandum costante, via e via leggendo, di portarsi il prima possibile a trailer e clip, quel materiale insomma trovato tanto avvincente su pagina. Il cinema americano (Scorsese, Coen, ecc) viene spesso chiamato in causa, per afflizione di chi scrive, mentre di casa nostra si parla in bene di Bellocchio e Argento.
Maurizio
Maggiani - MECCANICA CELESTE - Feltrinelli 2010 -
Un affresco portentoso. Un’esperienza di vita. Qualche
mancanza sarà senz’altro ravvisata ma l’esperienza rimane notevole. Un’analisi
non è cosa semplice. La collocazione temporale, oltre la metà del Novecento, va
scalando nella rimembranza agli anni furenti del secondo conflitto mondiale. La
collocazione spaziale è Toscana montana e rurale (Sant’Anna, Vagli, ecc..) ora
proposta in leggenda ora in Storia, nazionale e locale, militare e popolare.
Si tratta di trecento pagine, eppure un materiale talmente
intenso sembra perpetuare l’estensione. Un’intelligenza sottile e stimabile ci
risucchia dallo spazio della città, anonima e cementificata, per rilasciarci
entro dimensione assai diversa. L’inizio è ispirato e scorrevole. Maggiani, nello
stile che appartiene anche a Benni, spalanca un cosmo di prima impressione fiabesco.
I primi soggetti sono maschi ma l’altro sesso viene maneggiato poco più avanti
con alta maestria. Il discorso del passaggio generazionale, sopra le dinamiche
delle nascite e degli invecchiamenti, è letteratura che varrebbe un posto nei
compendi in uso alle scuole.
L’autore sembra abbracciare e attendere con gusto alla
ruralità, un lavoro non facile, non per tutti. Cos'altro occorre? Un lettore
audace per una settimana di lettura, le varianti sempre alla mano. Il mio voto
è un otto pieno.
Walter
Veltroni - CIAO - Rizzoli 2015 -
Un libro di formato grande per una storia semplice, nell'idea
e nello svolgimento. Un’escursione lungo il rapporto tra figura paterna e
filiale. Walter ritrova Vittorio. Il nucleo fondante del libro è infatti il
loro incontro immaginario. Il genitore, mancato sulla mezza età, viene
ritrovato terrenamente con debita commozione e altresì riverito come
giornalista encomiabile. Si passa allora, di pagina in pagina, nella
rievocazione di episodi sparsi, dagli anni Sessanta in avanti. Un capitolo per
il terreno di impiego del padre, gli studi Rai, un altro per il clima politico
del dopoguerra. La ricetta semplice porta effetto garantito, suscitando e rinnovando
l’emozione, ma l’autobiografia ben svolta non è nulla di deprecabile.
Il mio voto è sette.
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