giovedì 14 settembre 2017

L'inseguimento della felicità: “è come un tarlo il dolore”




LUNA MOSTRUOSA

Piena luna, mostruosa come
il tuo cuore di rosa ammalato
sprecato spiazzato spazzato
dal Ghibli.
Non c’è nessuna oasi all’orizzonte
gibboso oltre l’oltranza del colle
incandescente, sabbioso. Vuota
la mente
affumicata, girotondi nel varco.

Urli, assennato e disperato: nudo
sfinito trasumanante oltre un finale
destino al confine del mondo.
Ti getti dall’alto inesistente, insisti
e resisti al capogiro nauseabondo.
Non hai ceduto all’amore maledetto,
fraterno, ossessionato
da quando sei stato concepito; ti tuffi
nel buco nero dal letto del cosmo...

© 2017 Adeodato Piazza Nicolai
Vigo di Cadore, 23 settembre, ore 3:30



THE PURSUIT OF HAPPINESS

Sto ancora cercando la felicità
come promesso in Arcadia.[1]
Liberi dal dolore è la felicità?
Così sostiene Schopenhauer [2]
Dolore/amore non sono sorelle?
Lo dice la vecchia rima di Saba
(se non ricordo male).  Non amo
le pene dell’inferno né della terra,
cerco il mio meglio per sopportarle;
al peggio di ignorarle o mimetizzarle:
facile dirlo impossibile farlo.
È come un tarlo il dolore, rosicchia
incessantemente, oppure è un
mal di denti—bisogna estrarlo se
si vuole un po’ di tregua.  Cerco
equilibrio fra yin e yang. Qualche
volta arriva la svolta ...

© 2017 Adeodato Piazza Nicolai
Vigo di Cadore, 29 agosto 2017, ore 11:15

Note  
[1] “The pursuit of happiness”, (l’inseguimento della felicità), uno dei punti fondamentali nella Costituzione degli Stati Uniti d’America.
[2] Arthur Schopenhauer, L’arte di essere felici, esposta in 50 massime. 
© 1997 Adelphi, Piccola Biblioteca 390.




SERENITÀ

Se si è sereni non chiedere per giunta
a sé stessi l’autorizzazione per esserlo…
                                      (Schopenhauer)

Pax vobis… l’invito più dolce
profferto a tutti (amici, nemici
conoscenze, ignoti). La pace
che dona la serenità, conquista
le asperità della vita. Siate sorelle
e fratelli con ogni persona
di ogni razza, paese, colore.
Il cuore e la coscienza lo richiedono.
Guai a colui
che lo dimentica: meglio
che si leghi un sasso al collo
e si getti nel mare amaro...

© 2017 Adeodato Piazza Nicolai
Vigo di Cadore, 30 agosto, ore 9:30

                         

Il forgiatore
                         
Mark Landis, psicopatico, schizofrenico
pluri personalità: il miglore falsatore
del mondo moderno. Fumava sigarette
quand’era nervoso. Ha riprodotto i grandi
pittori d’ogni periodo fino al Picasso
del periodo blu. Non avevo una grande
reputazione. Ho paura di diventare un
truffatore alcolista, il falsario perfetto.
La necessità è matrigna della mia vita
madre delle mie invenzioni, matrona
di troppe preoccupazioni. “Qualche pensiero
suicida? Vuoi fare del male a qualcuno?
Quand’è morta tua madre?” “Alcuni anni
fa”. “Come te la passi da quand’è morta?”
“Ho sviluppato una dipendenza d’essere
un filantropo. Recito la parte d’un bravo
attore. Vesto maschere indecodificabili,
nessuno mi riconosce. Vado ogni giorno
a fare la spesa al supermercato: chi se ne
frega della mia vita scomposta, pazzesca?
Credo proprio nessuno. L’anonimato è il
dono dell’esistenza moderna; vivo senza
insolenza o prepotenza ... A Cincinnati
ho fatto una mostra personale. Non male
per un falsario così post-post-moderno,
probabilmente scenderò dritto all’inferno ...”

                           © 2017 Adeodato Piazza Nicolai
                          Vigo di Cadore, 6 settembre, ore 22:22
                         


DOMENICA MATTINA

                  ai figli e nipoti

Domenica, 31 luglio 2016,
penso e prego per i miei figli
e nipoti lontani. Lo Skype
non basta a collegare
distanze incolmabili infinite,
per una carezza, un bacio
uno sguardo occhio a occhio
e cuore a cuore che unisce
lenisce ciò che le miglia
separano. Purtroppo il ri-
chiamo delle radici materne-
paterne sono la fonte del mio
rimpatrio alla mia Piccola Patria
cadorina. Dopo quarant’anni
da emigrato negli Stati Uniti
d’America, un buco immenso
nel cuore mi ha riportato a casa,
dove voglio morire quando
Dio vuole. Rimane il dolore
per quel Atlantico che ci separa.
Amo gli amici statunitensi,
mi mancano tanto e li saluto
con tutto il cuore. Troppo tempo
è passato dall’ultima visita ai
figli, nipoti ed amici in America.
Deciditi presto. Prenota l’aereo.
Partirai forse domani…

©Adeodato Piazza Nicolai
Vigo di Cadore, 31 luglio 2016, ore 12,30





SUNDAY MORNING

                 to my sons and grandchildren



Sunday morning, July 31, 2016,
I think and pray for my sons
and grandchildren so far away.
Skype isn’t enough to overcome
unfillable, infinite distances,
to send a kiss, a caress, a direct
contact eye-to-eye, heart-to heart:
contact that heals and unites what
miles separate .Fatally the call
of my mother’s and father’s roots
are the fountain of my returning to
my Little Homeland of the Cadore.
After almost 40 years as immigrant
in the U.S.A. a gigantic hole
in my heart brought me back home
where I, God willing, desire to rest.
The pain remains for that Atlantic
that separates us. I also miss my
American friends and send them
greetings with all of my heart. Far
too much time has passed already
since my last trip to America.
Quickly decide. Reserve a flight.
Maybe you’ll take off tomorrow…

©Adeodato Piazza Nicolai
Vigo di Cadore, 6 August 2016
©2016 English translation from the Italian by the author.
                 

                         


MESSICO, TERREMOTO 2017
                         
Quetzalcoatl di nuovo sferza la coda,
Montezuma impotente davanti alla
rabbia del dio messicano; trema la terra
crollano piante, torrioni, palazzi: macerie
in rovina scavate da qualche archeologo
perso nel bosco. Troppi i sacrificanti
al terribile dio che taglia le teste a nemici,
amici e villeggianti deambulanti da piazze
continentali. Rimane eretta una chiesa
dispersa nel nulla. Prospetta forse la cullla
del monoteismo che ingabbia l’attesa…

© 2017 Adeodato Piazza Nicolai
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Vigo di Cadore, 9 settembre, ore 10:15

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