giovedì 8 giugno 2017

News da Adele Desideri

Gentili lettori, segnalo quanto segue:

*La figlia della memoria di Adele Desideri (prefazione di Davide Rondoni, nota critica di Franco Loi, Moretti&Vitali 2016), è stato segnalato al Premio Internazionale Viareggio Rèpaci 2017.

*Recensione di Ottavio Rossani a La figlia della memoria di Adele Desideri (prefazione di Davide Rondoni, nota critica di Franco Loi, Moretti&Vitali 2016),
pubblicata in
http://www.affaritaliani.it/culturaspettacoli/la-figlia-della-memoria-di-adele-desideri-472982.html , 7 aprile 2017.

*Recensione di Aky Vetere a La figlia della memoria di Adele Desideri (prefazione di Davide Rondoni, nota critica di Franco Loi, Moretti&Vitali 2016), pubblicata in http://antonio-spagnuolo-poetry.blogspot.com , 18 aprile 2017
 

*Registrazione in diretta della parte finale del Convegno Coltivare Reti e Relazioni: dialogo tra i Territori, a cura del Consorzio ILCIGNO e del gruppo PortAliValDiVara, presso la Sala Consigliare del Comune di Sesta Godano, 13 maggio 2017.

Interventi delle dott.sse Nadia Campana e Neva Chiarenza e Silvana Vernazza (Soprintendenza Archeolgogica, alle Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Genova, e delle provincie di Imperia, La Spezia, Savona), sul tema Il patrimonio culturale: reti fra passato e futuro.

La Val di Vara (provincia di La Spezia) - rinomata per le eccellenze agroalimentari come Valle del Biologico - risalta per la qualità ambientale e la biodiversità.

Al suo interno, incastonati nel verde lussureggiante dei boschi, spiccano magnifici borghi, che ri-velano segrete bellezze e antiche tradizioni.

Il patrimonio culturale, in termini di valori paesaggistici, luoghi di cultura e beni archeologici, è vasto e ancora poco conosciuto: necessita perciò di valorizzazione e tutela.

La Val di Vara, con i suoi cammini tortuosi, le strette strade che si snodano fra l’azzurro del cielo e le folte - talora luminose, talora tenebrose foreste, rimane ancora oggi lontana dalle dimensioni frenetiche proprie della modernità.

Essa rappresenta un archetipo, evoca miti fondanti della coscienza umana collettiva, in senso junghiano, e rimane - per natura e per carattere - distante dal progresso, racchiusa nella naturale sacralità dei propri monti, dei propri torrenti, dei propri antichi caseggiati.

Al link https://www.facebook.com/portalivaldivara/videos/449932208688527/

*Il prestigioso volume Poeti cristiani latini dei primi secoli. Tradotti da poeti italiani contemporanei, a cura di Vincenzo Guarracino, Mimep-Docete, Pessano con Bornago, Milano, 2017.
Poeti cristiani latini dei primi secoli è un’ampia antologia della poesia cristiana, dal II al VI secolo dell’era cristiana.
I testi sono tradotti da settanta poeti italiani contemporanei, ognuno dei quali ha tradotto in linguaggio poetico un autore dell’antichità, sul modello di precedenti antologie curate per l’editore Bompiani (Lirici greci e Poeti latini) dallo scrittore e poeta Vincenzo Guarracino, che ha coordinato, anche per questo volume, il lavoro di tutti.
Alcuni autori tradotti: Lattanzio, Damaso, Ilario, Ambrogio, Prudenzio, Paolino da Nola, Agostino, Claudiano, Boezio, Colombano.
In allegato, la recensione di Pasquale Maffeo, in Avvenire, 25 maggio 2017

*Breve estratto da La figlia della memoria (prefazione di Davide Rondoni, quarta di copertina di Franco Loi, Moretti&Vitali 2016) del capitolo XVII, Dubito ergo sum, in:
http://www.senecio.it/rec/Desideri%202.pdf <http://www.senecio.it/rec/Desideri%202.pdf>
Numero di Senecio 6 giugno 2017, a cura di Andrea Piccolo e Lorenzo Fort, in http://www.senecio.it
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*Segnalo la rivista Testuale n. 59, Critica della poesia contempoanea, Autori Rosa Pierno, Emanuele La Rosa, Pasquale Fameli, Giovanni Fontana, Adriano Spatola, Edoardo Sanguineti, Domenico Cara, Gio Ferri, Raffaella Di Ambra, Raffaele Perrotta, Jean Flaminien, Miguel Muñoz, Lucia Boni, Antonio Rossi, Laura Pierdicchi, Cesare Viviani
La rivista, in forma web e in forma di libro sfogliabile, è leggibile e scaricabile in internet al sito
http://www.testualecritica.it


*Presentazione de La figlia della memoria di Adele Desideri (prefazione di Davide Rondoni, nota critica di Franco Loi, Moretti&Vitali 2016), moderatore Davide Calabria, assessore alla Cultura-Turismo-Pari opportunità del Comune di Sesta Godano. Intervento conclusivo della dott.ssa Roberta Peveri.
Aia della corte, Sesta Godano, 18 agosto 2017, ore 21.

*L’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Clara Galuppo e il soprano Giulia Bolcato eseguiranno, nel mese di settembre 2017, in data ancora da definirsi, nella Chiesa di San Francesco in Padova, Una croce trafitta d’amore per soprano e orchestra su un testo di Adele Desideri.
Così ne parla l’Autore: «La composizione nasce su richiesta di Marco Angius, direttore d’orchestra e direttore artistico dell’Orchestra di Padova e del Veneto per il I Festival di Musica Sacra in programma a Padova nel prossimo settembre.  La mia scelta poetica è caduta sulla poesia di Adele Desideri Una Croce trafitta d’amore (tratta dalla poesia Io chiedo, inserita nella raccolta inedita, della stessa Adele Desideri, L’eremo dei pensieri sospesi)».
Così la poetessa commenta la sua poesia: «In Una Croce trafitta d’amore si dà voce alle madri di questa nostra epoca decadente, individualista e nevrotica. Madri preoccupate, molto preoccupate, per i propri figli adolescenti, che mostrano un insanabile disagio.
Si delinea così (…) una scena quasi teatrale, nella quale tre giovani anime si perdono in molteplici bizzarrie: incomprensibili nervosismi, silenzi angoscianti come un cielo colmo di nubi, spreco immotivati di “talenti” artistici e spirituali, cognitivi e sociali. Anime “vestite di stracci”, rabbiose, con la lingua tagliente.
Le madri invecchiano presto: certi spaventi costano quanto dieci anni di vita, talune attese, nel buio fitto della notte, scarnificano.
Tuttavia, le madri ogni giorno, caparbie, si rimettono in cammino: se lasciano che i frutti del loro grembo sbaglino, se permettono loro di andare appena un po’ lontano, poi li riacciuffano in extremis, per ricondurli, ancora, sulle strade davvero salvifiche dell’esistenza terrena.
Le madri, infine, si affidano alla “Croce trafitta d’amore”, chiedono perdono per i propri sbagli, per le proprie ingenuità, per le disattenzioni non volute.
E invocano la quiete, nel tempo dell’eternità, mentre “vegliano” accorte sul cammino dei figli, mentre “cantano” litanie “amorose”, mormorandole lievi – “come il vento – quando geme”».
Prosegue Mannucci: «Su questo terreno così fervido, la mia musica si dipana con toni furenti e violenti, i versi si traducono in suoni, timbri, campi armonici, temi musicali che prendono vita attraverso fugaci melodie, sonorità dal sapore antico, attraverso una tecnica compositiva in cui ogni singola sillaba genera una nota, una parola, una melodia, una frase, un agglomerato armonico. Su questo materiale si lascia che la suggestione letteraria eserciti la sua influenza sulla musica: dall’essere al conoscere, dall’invisibile al visibile, dal suono alla struttura». In allegato, dettagli sull’attività musicale del Maestro Andrea Mannucci. 

 
*Anteprima della imminente pubblicazione della traduzione in inglese di Gray Sutherland di Stelle a Merzò (Moretti&Vitali 2013, postfazione di Paolo Lagazzi, nota critica di Tomaso Kemeny): Stars at Merzò, traduzione in inglese di Gray Sutherland, Edizioni Kolibris, 2017: al link http://edizionikolibris.net/index.php/2017/05/16/al-via-una-nuova-collana-di-poesia-italiana-in-traduzione/ 

Scrive l’editrice, Chiara De Luca
Tra qualche giorno sarà online l’e-book di Stelle a Merzò/Stars at Merzò di Adele Desideri, con la traduzione inglese a fronte del poeta e traduttore canadese Gray Sutherland.
Con Stelle a Merzò, già uscito in italiano per Moretti&Vitali nel 2013, inauguriamo una nuova collana di e-book, che affiancherà la collana cartacea Lady-Bird, con l’obiettivo di favorire ulteriormente la diffusione della poesia italiana all’estero.


“È fantasia solo ciò che è comune, quando è sfiorato dalla mano del genio”
(Boris Paternàk, Il dottor Živago, traduzione dal russo di Pietro Zveteremich, edizione CDE spa su licenza della Giangiacomo Feltrinelli Editore, 1983, pag. 296)

 

Adele Desideri

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