lunedì 16 gennaio 2017

Commemorazione di Narda Fattori 29-1-17 a San Mauro Pascoli

di Bruno Bartoletti

Narda, oltre ad essere membro dell'Associazione Agostino Venanzio Reali, lo era anche dell'Accademia Pascoliana, il cui presidente Prof. Andrea Battistini chiede una riflessione per commemorarla il giorno domenica 29 gennaio, ore 10, presso la Sala Gramsci di San Mauro Pascoli, in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico. Saremo felici di farlo. Abbiamo fatto insieme questo viaggio presentando il suo ultimo libro – Dispacci – a Santarcangelo, Gatteo e a Cesena. E avevamo nel cassetto il sogno di attivare un corso di ascolto della poesia a primavera. Il viaggio continua perché la poesia resta e i poeti non muoiono.
Ho pensato, considerato l’amore e la passione che Narda nutriva per la poesia e la stima che aveva nei confronti di tutti gli amici con una predilezione particolare per i giovani, di coinvolgere il 29 un paio di ragazzi che Narda amava particolarmente.
Ho ricevuto molti attestati di partecipazione da parte di tutti gli amici, i poeti, i critici, persone conosciute e non – mi piacerebbe ricordare tutti. Ne trascrivo soltanto alcuni:


Alessandra Fichera di anni 22 di Siena
È con grande dolore che ho appreso della morte della poetessa Narda Fattori, conosciuta il 10 aprile 2016 in occasione della Premiazione per il Concorso Letterario “E. Cantone”, giunto alla sua XX edizione grazie al Lions Club di Savignano sul Rubicone.
Ricordo ancora con molta emozione il momento in cui mi è stata presentata da Bartoletti Bruno, e come il loro affetto mi sia arrivato subito al cuore.
Ricordo anche la dolcezza delle parole che mi sono state rivolte in merito alle mie poesie, l’abbraccio caldo in cui mi sono ritrovata; ho percepito una gratitudine profonda e reciproca per l’essersi incontrate e per aver un attimo tessuto un contatto, un contatto fatto di parole.
Grazie Narda, la porterò sempre con me.


Valentina Colonna di anni 27 di Torino
Addio a Narda Fattori, che conobbi cinque anni fa grazie a Bartoletti Bruno e che sempre grazie a Bruno ho potuto ancora rivedere, l'ultima volta a ottobre. Le parole belle, inaspettate, i consigli forti, la sua presenza mentre leggevo, quel parlarmi ancora sulle scale senza finire (nella fretta con tutto il tempo del mondo) e anche il suo insistere, prima di partire, a farmi riempire (con Piera) il pacchettino del cibo per il viaggio per Torino, lo scambio dei libri (e il mio arrivare sempre in ritardo nello scrivere, troppo in ritardo), me li porterò dentro, con la sua poesia e la sua forza, bella. Ciao Narda. https://blogger.googleusercontent.com/img/proxy/AVvXsEjbEluInb9kwNSeke4Bm15-cbZ_49Ux6IurLN_E_uDnhIBWBBvLp7a4yWQnEUB-RsmjWh8rZTnhcoufp4no777LfUZ-jgtzCP8O-xTqzc52Khaq0oWrAu31o_Ik5AsBxX_dvXEUGs5RQF8sqP84F-FwjX2n-SgcSefumyYvnOM=s0-d-e1-ft


Giancarlo Fabbri Editore di Forlì
Sono seduto a un tavolino di un bar di Savignano sul Rubicone. Dal cimitero di questa cittadina è partito il feretro di Narda alla volta del camposanto del proprio paese – Sant'Angelo di Gatteo. Di fronte al grande cancello di entrata i presenti si sono stretti, a semicerchio, attorno alla bara della nostra poetessa. Accanto a me c'erano, mesti e ripiegati su loro stessi, gli amici poeti Gianfranco Lauretano, Bruno Bartoletti e Franco Casadei. Una amica di Narda ha letto una poesia della nostra poetessa. Il sindaco ha ricordato la figura della propria concittadina: parole intelligenti e semplici. Il figlio ha pronunciato parole profonde e colme di amore per la sua mamma, ponendo al centro della riflessione la funzione futura della poesia di Narda. L'aria era di un grigio chiaro, quasi festoso. La terra di Pascoli ha accolto questa sua compagna di vita. Questa è stata la terra di Narda, che accoglierà le sue spoglie. E poi la gente del piccolo paese e delle grandi pianure limitrofe, laddove ancora contano le stagione, i lavori silenziosi dei contadini e il canto del gallo all'alba. Qui, cara Narda, avrai la tua pace – felice come un angelo, come un gabbiano del vicino Adriatico.

Paolo Polvani scrittore e poeta di Barletta
Un saluto a una cara amica appena partita per un lungo viaggio, per dirle che non la dimenticheremo.
Ciao Narda!
Che direzione ha preso quella tua risata? dov’è diretta
adesso quella tua guida spericolata che spettinava le strade
da Sogliano sulla utilitaria che aveva il colore e il calore e l’accento della simpatia di cui già ora avverto infinita nostalgia? 
Ti salutano i gatti di Gatteo e i tuoi bambini che ora sono cresciuti, ti salutano i poeti che anche se cresciuti non la smettono mai di restare bambini, e ancora tremano al ricordo della tua risata, di quella guida tua spericolata.


Ivano Mugnaini scrittore e poeta di Pisa
Ho incontrato Narda Fattori a Sant’Arcangelo di Romagna il 22 ottobre scorso. Era la terza volta che le parlavo di persona. Eppure, seduto accanto a lei, io, orso non di rado laconico, mi sentivo allo stesso tempo parente e amico, figlio e compagno di viaggio. Ti guardava fissa negli occhi, dava e chiedeva verità. Pur sapendo sempre capire e in fondo amare allo stesso modo, con la stessa forza, anche l’errore, l'imperfezione.

Questo è il manifesto che come Associazione culturale “Agostino Venanzio Reali” abbiamo fatto preparare:
Con profonda commozione partecipiamo al lutto dei famigliari per la perdita di Narda, nostra cara collaboratrice e amica che ci ha accompagnato per lunghi anni, contribuendo con i suoi preziosi consigli alla divulgazione della cultura, dell'arte e della poesia.
La ricordiamo con i suoi versi: «mi prenderò cura degli spigoli acuti / dei sassi che avete sotto i piedi / sì allora sarò leggera e avrò mani / quante bastano per acconciarvi / come non ho saputo fare prima».

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