lunedì 5 ottobre 2015

I luoghi dell’anima


Per il secondo turno degli “Incontri Letterari” previsti nel ciclo 2015/2016 di Lustriteatro diretti dal maestro Enzo Marangelo,  il 4-10-15 è stato presentato di nuovo al pubblico il DVD I luoghi dell’animaFaraEditore era presente con le sue pubblicazioni in dono al responsabile del percorso dr. Renato Sinscalchi (con Vincenzo D'Alessio nella foto). Segue la recensione di Emilia Dente per questa occasione.

di Emilia Dente

“L’amore per la terra è tutto” mi scriveva il mio amico e maestro Vincenzo D’Alessio tempo fa, confermando e testimoniando sempre i principi, i valori, e la profonda verità che hanno illuminato e segnato il suo percorso esistenziale, umano e letterario. Questa produzione video, il docufilm I luoghi dell’anima, ideato e diretto dal versatile artista EnzoMarangelo, ne è un ennesimo, amorevole pegno. Fermento di emozione ed esperienze forgiate dal tempo e dallo studio, nel video, il racconto prende vita e vivifica la storia, sui passi del saggio viaticale, Michele Gaeta, nello sguardo profondo di Vincenzo D’Alessio e nella voce potente di Enzo Marangelo. La parola che attraversa i luoghi dell’anima inanella il tempo annodando i fili laceri della memoria smarrita e congiungendo, nell’emblema del sole che ride, il cielo e la terra di Solofra nel mistero dei monti selvaggi, o nel chiarore delle limpide acque sorgive, nella severità delle antiche torri longobarde, nella rustica semplicità dei santuari solitari e dei sentieri alle soglie del tempo, sotto le ali potenti dell’Angelo, riportando infine il viandante smarrito alle radici della comune identità di solofrani, figli di un unico territorio, membra vive di un’unica storia. Tra leggenda e sacralità, nell’abbraccio del tempo che dà senso all’essere e al suo esistere. E così, nella sperimentazione della parola che sostanzia l’immagine e diviene suono e profumo, visione evocativa del passato e del futuro, raccontare la propria terra diviene arte, nella cornice dei monti che si aprono all’infinito, nell’immensità del respiro che disvela voci, sguardi, mani sapienti e umanità affaticate e dolenti. Raccontare la propria terra significa rivitalizzare le zolle di pietra e tingere di vivido azzurro l’orizzonte ingrigito della memoria per illuminare l’alba feconda e “sempre nuova”.
È energia pura questo progetto in cui si modulano in mirabile coro le voci e le parole di grandi anime innamorate della propria terra, da Rocco Scotellaro a Carmine Troisi, da Giuseppe Didonato allo stesso Vincenzo D’Alessio. Energia che implode nell’amoroso afflato poetico ed esplode, tra verdi boschi e raffinati dipinti, per donarsi a quanti , in questo meraviglioso scenario, sanno riconoscersi figli ed eredi, e sanno ritrovare l’oro della città, le solide radici che allignano nella memoria emozionale, individuale e collettiva, prezioso tesoro della mente e del cuore di una umanità in cammino.

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