Siete invitati giovedì prossimo, 27 ottobre, alla "Vecia Contea", situata a Scorzé in via Contea 22, per una cena con letture poetiche di Alessandra Conte e Antonio Turolo.
Si tratta di una osteria nota per la sua ottima cucina, con ingredienti selezionati e verdure del loro orto.
Per maggiori informazioni c’è il sito internet: www.veciacontea.it
Naturalmente si può partecipare anche solamente allettura e magari sorseggiando solo un vinello o una birra.
Ovviamente il consiglio è quello di mangiare un boccone, sia perché il cibo merita di essere gustato, sia perché così si vive tutta la serata assieme, ed infine perché mi sembra un bel modo per sostenere queste serate.
Il programma sarà il seguente.
alle ore 20 la cena;
inizio del reading attorno alle 21.45.
Confermare la propria eventuale presenza alla cena entro martedì p.v. al sottoscritto
Marco Scarpa, marcoscarpa82@yahoo.it.
Altrimenti, se pensate solo di venire per le letture, nessun avviso è necessario.
In allegato due poesie, una di Antonio Turolo ed una di Alessandra Conte, per un piccolo assaggio poetico.
Possibilità culinarie:
1° - piatto unico antipastone:
salame scottato all'aceto balsamico con polenta
bruschetta al pomodoro
involtino di bresaola con senape, miele e nocciole
formaggi con miele
crostino con colonnata
2° piatto unico indiano:
byriani di pollo con basmati
malai kofta (polpettine di ricotta con salsa speziata)
dal (lenticchie rosse, piatto tradizionale)
3° - tris di primi:
gnocchetti di ricotta con porcini
spaghettoni fatti in casa con salsiccia e finocchio
trofie pugliesi con rucola
Nel 1° e 3° menù il prezzo è di € 12, escluso il bere, il dolce e il caffè (che le persone sono libere di prendere o meno, o nelle quantità e tipologie che si preferiscono, con un bere medio il prezzo sarà intorno ai 15 €, 16 con il caffè, 19.50 con il dolce).
Nel 2° menù il prezzo è di € 14 (17- 18- 21.50 € come sopra).
In caso vogliate condividere l’iniziativa con altri vostri contatti, ben venga e grazie in anticipo.
Spero di vedervi,
Marco Scarpa
Antonio Turolo
La ragazzina che sto per bocciare:
tredici anni al massimo,
mai visto in vita mia niente di simile
zero cultura, zero ideologia,
soltanto un’anarchia vitale originaria.
Si butta per terra
dice le parolacce tira i sassi
strappa quaderni e libri.
Le oppongo
una faccia impassibile, di bronzo.
Lei mi guarda con odio ma non sa
quanto io internamente le assomiglio.
***
Un disadattato
mi ha definito un giorno
un sacerdote astuto cattivo penetrante.
Non amavo quel frate, e dentro me
più volte ho sognato di fargliela vedere,
di dimostrargli che non è così.
Adesso stai bene finalmente lavori
post tenebras lux è stata una fase
guadagni perfino - mi lusingano altri
lo spettacolo deve continuare.
Ma non è vero.
Una tessera di mosaico
scompagnata
una carta
solitaria
un conto che
non torna
un apolide inglorioso.
Io non sono collega di nessuno.
Alessandra Conte
La suora bambola antica
si infila perle di pepe
nelle mani a sgranare il tempo
scaduto in giorni e pagine.
Alitano le sue memorie
tra l'aorta e il naso
nei quaderni bianchi
come le morti,
e lei bambina mangia dadi,
ride, guarda crescere la camomilla.
Rimuore, si chiama femmina
un'ultima volta.
***
Signore dei rifiuti
che scavi con le mani,
voglia tu trovare fermamente
le perle. Mangia i germogli
del letamaio che ti offro.
Scava e guarda lungo.
Fai di noi il tuo pasto fiero.
***
O madre vergine delle vergini
rea dei mille peccati, crepa
il vaso e spaccalo. Tu che al salto
in lungo sul filo usi il nome
che è gioco d'azzardo, fai vacillare
la bocca parola per parola
a custodire il reliquiario
dei lemmi e dei verbi sciolti.
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