sabato 22 gennaio 2011

Dalle Centurie di Nostradamus

traduzione di Massimo Sannelli


II 45
Il cielo piange troppo
l’Androgino creato:
accanto a questo cielo
il sangue si diffonde.
Da morte troppo tarda
un popolo si forma
tardi, grande, e l’aiuto
non tarderà a venire.

I 8
Quante volte sarà
invasa la città
solare e cambieranno
le leggi vane e barbare:
il tuo male è vicino.
Tu sarai tributaria,
la grande Adria deve
riaprire le tue vene.

II 92
Il fuoco d’oro piove
sulla terra dal cielo:
dall’alto si colpisce
il nato, fatto cosa
meravigliosa, enorme
strage umana. Si prende
il nipote del grande:
spettacolare morte,
e l’orgoglioso fugge.

II 97
Pontefice di Roma,
non devi avvicinarti
alla città che due
fiumi bagnano: il tuo
sangue tu sputerai
lì, e la tua gente, quando
la rosa fiorirà.

III 2
La Sapienza di Dio
donerà alla sostanza,
cielo e terra compresi,
al fatto mistico oro
che non si vede: corpo,
spirito, anima per la
sua potenza piena.
Come sotto i suoi piedi,
così nel trono in cielo.



III 40
Si rialzerà il teatro!
Gettato il dado, già
tese le reti. Troppo
in lutto sarà messo
il primo, da turbati
archi, rotti da tanto.

III 44
Gli animali potranno
agli uomini domestici
dopo gran pena e salti…:
potranno DIRE. Il fulmine
scende sopra una vergine,
micidiale, che è terra
rapita e messa in cielo.

III 34
In pieno giorno il mostro
si vede e c’è l’eclisse
di sole: ma si interpreta
non così come è.
Non controllano il prezzo,
nessuno ci fa caso.

III 67
Una diversa schiera
di Filosofi sprezza
la morte e l’oro e i soldi
e l’onore: l’appoggio
per seguirli è presente.
Neanche la massa manca.



[2005-2011: in fieri]

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