lunedì 31 gennaio 2011

Claudio Damiani a Pratola Serra 5 feb

Prosegue con grande successo la rassegna “A Volte, Ieri, Domani”, promossa dall’Associazione “Agorà” di Pratola Serra. L’iniziativa ha lo scopo di valorizzare l’arte, la storia, la scrittura, la musica, con la presenza dei protagonisti della cultura italiana. Appuntamento prestigioso dall’Agorà sabato 5 Febbraio, alle ore 18,30, presso l’Oratorio di Pratola Serra, con uno dei più importanti poeti europei, Claudio Damiani  che presenterà la sua ultima opera “Poesie”, Fazi, Roma 2010,a cura di Marco Lodoli.

I versi saranno introdotti da Franco Arminio, Enzo Rega e Paolo Saggese, e declamati dagli attori della compagnia Teatro nel Teatro di Pratola Serra con sottofondo musicale. A moderare la serata sarà Stefania Marotti - Il Mattino. Le conclusioni sono affidate a Giuseppe Iuliano, mentre il coordinamento artistico è a cura di Antonietta Gnerre. La manifestazione è in collaborazione con le associazioni PremioPrata, Festival della Poesia dei Paesi del Mediterraneo, Quaderni di Cinemasud e Sorgenti di Sapere.

Claudio Damiani è un affermato poeta italiano, nato nel 1957 a San Giovanni Rotondo, vive a Roma dall'infanzia. Ha pubblicato le raccolte poetiche Fraturno (Abete,1987), La mia casa (Pegaso, 1994, Premio Dario Bellezza), La miniera (Fazi, 1997, Premio Metauro), Eroi (Fazi, 2000, Premio Aleramo, Premio Montale, Premio Frascati), Attorno al fuoco (Avagliano, 2006, finalista Premio Viareggio, Premio Mario Luzi, Premio Violani Landi, Premio Unione Scrittori) e Sognando Li Po (Marietti, 2008, Premio Lerici Pea). Ha curato i volumi: Almanacco di Primavera. Arte e poesia (L'Attico Editore, 1992); Orazio, Arte poetica, con interventi di autori contemporanei (Fazi, 1995); Le più belle poesie di Trilussa (Mondadori, 2000). È stato tra i fondatori della rivista letteraria Braci (1980-84). Suoi testi sono stati tradotti in diverse lingue (tra cui principalmente inglese, spagnolo, serbo, sloveno, rumeno) e compaiono in molte antologie italiane (anche scolastiche) e straniere. Collabora con vari giornali tra cui la cronaca di Roma di «Repubblica».

Scrive Marco Lodoli, nell’ampia introduzione al libro: ”La poesia di Claudio Damiani ha un timbro e una sostanza immediatamente riconoscibili, perché afferra il cuore e perché viene da lontano – dal sempre, direi, se il sempre fosse una categoria letteraria. Certo, la classicità nutre questi versi come una madre fa con un figlio: non si tratta di colti recuperi di forme metriche e compositive, di un nobile omaggio alla tradizione, ma di un’adesione profonda allo spirito della poesia più vera, quella che non divaga e non si distrae in inutili acrobazie stilistiche, che non vuole scandalizzare o sorprendere grattando i nervi, ma che rimane costantemente fedele, persino nella sua metrica, al ritmo profondo dell’esistenza”.

 (AG)

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