che entra dalla finestra
e si intromette nei discorsi
di un tavolo o di una sedia
di quel suo passare
per la cruna degli occhi
come un filo di nylon
di tanto consumarsi
in questa bocca come un'ostia
che la lingua non stacca dal palato
di queste coliche di reni
o di un callo di una mano
e di tanto altro in mezzo che non so dire
come essere felici al ristorante
perchè davano due primi
di Vincenzo Celli
(il dipinto è di Monet, Pavé a Chailly)
1 commento:
Versi molto delicati,
si ha l'impressione che l'autore abbia intinto il pennello nel quadro per rubare la luce e la perfezione del segno per trasformare il tutto in versi
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