Sulla scorta d’immagini o riflessioni a volte sorprendenti, rette da un’ispirazione schietta e lirica che osserva con eleganza vuoi la natura vuoi la vita quotidiana, i trentadue componimenti del volume – espressamente dedicati alla geniale Alda Merini, di recente scomparsa – affrontano a viso aperto i temi più cari a questa grande poetessa milanese: l’amore, l’eros, la follia, la morte, Dio, il sentimento religioso. E tutto ciò sia per dare maggior risalto ad un’artista d’inoppugnabile valore, forse mai assurta al grado di notorietà che le sarebbe spettato di diritto – e che ambienti letterari poco attenti le hanno negato ingiustamente –, sia per inneggiare alla figura della donna in genere, che da sempre relegata nel corso della storia a ruoli marginali, è colpevolmente sottovalutata perfino in seno alla società odierna, che pecca ancora d’eccessivo maschilismo.
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