giovedì 28 maggio 2009

Su Rosaio d'inverno di Roberta Borsani

recensione di Carla De Angelis


Non perdete un solo rigo del libro di Roberta Borsani Rosaio d’inverno perché ogni verso resterà con naturalezza nella vostra mente a fornire le risposte che ognuno di voi attende quando si guarda dentro. Riflessioni senza riserve donate alla poesia e all’accorto lettore, che trova in esse la genuinità che si riflette nella reltà del quotidiano.
Tutto ciò conferma che la poesia quando è tale ci scorre nelle vene lasciando tracce indelebili.
Roberta Borsani in questo suo viaggio poetico ci fa ritrovare l’essenza della parola, restituendole il significato autentico della comunicazione. Abbiamo la sensazione di ritrovare il paradiso perduto davanti alla sottile eleganza con la quale si muove in tutte le sezioni anche in quella non facile: “Suonano a morte”. Pag. 64: “Amica/ ti sei fatta leggera e furtiva/ da quando?” è una lettura che non intristice, al contrario avvolge come in un sonno tiepido e tranquillo perché tutto il libro ha il profumo della fiaba..
Mi fermo d’incanto sulla poesia che apre la raccolta p. 11 : “mi dorme fra le braccia/ un sogno il cui volto/ bellissimo ignoro/ (…)/ non vivo per non disturbare”, e le parole “sogno” e “sonno” ricorrono spesso in questo bellissimo libro, esse ci riportano alla celebre frase di William Shakespeare: “Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni e le nostre piccole vite sono circondate dal sonno”.

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