giovedì 26 febbraio 2009

È uscito Lattice di Andrea Garbin



www.faraeditore.it/html/siacosache/lattice.html

€ 11,00 pp. 70 (Sia cosa che)
ISBN 978-88-95139-60-9

Capite quello che io intendo
sono solo i versi che portano
la speranza e comprensione del ché

Le evidenti ascendenze padane (sobrietà di lingua e di tematiche, analisi obbiettiva dei fatti…) si declinano in Garbin con un humus ironico (venato appunto di umorismo) e immaginifico che può risalire per certi tratti al Boiardo e all’Ariosto e ambisce a una forma che potremmo definire neoepica: insomma ci pare che il lettore si trovi di fronte a un’opera compatta e ricca di suggestioni, poetica in molti sensi, anche in quello di essere piacevole da leggere a voce alta e accattivante per le scene, le metafore, le sinestesie, le allitterazioni, i giochi sintattici… e le “storie” che ogni pagina offre. (dalla Prefazione di Alessandro Ramberti)

Nato a Desenzano d/G nel 1976 e residente in provincia di Mantova, Andrea Garbin è costretto a lavorare come molti, anche se alla fine si diverte maggiormente praticando
lo snowboard e la mtb e, quando il tempo lo concede, viaggiando qua e là. I libri sono una componente antica nella sua vita ma, anche se scrive da molto tempo, è solo di recente che si è calato nella parte di colui che li riempie. Dopo alcune pubblicazioni su riviste e antologie, ha esordito per Aletti con la raccolta di poesie Il senso della musa (2007). Per la narrativa, il suo racconto “Un pacco di Natale” è pubblicato
da TranseuropaLibri in Per Natale non esco (2008). È membro del gruppo “la confraternita dell’uva” col quale ha pubblicato Il rumore degli occhi (2009), antologia per Ed. Creativa che contiene il suo racconto “Metri 27”. È ideatore degli “Incontri di poesia del Galetèr” che si svolgono al Caffè Galetèr di Montichiari (BS) dove tra gli altri ha incontrato Elisa Biagini
e Jack Hirschman. Recentemente è stato ospite di Beppe Costa alla PellicanoLibri di Roma, dove Arianna Cigni ha dato voce
alle sue poesie.

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