lunedì 28 aprile 2008

Sguardi a perdita d'occhio a Bergamo

I POETI LEGGONO L'ARTE

Gli sguardi a perdita d’occhio hanno il desiderio di vedere oltre il velo dell’apparenza e di andare al di là di un guardare anestetizzato. Perché il problema del nostro tempo è l’intorpidimento e l’assuefazione.
Ora, come in ogni epoca storica che sente di aver perduto qualcosa, pensiamo che sia necessario rieducare l’occhio a cogliere la sottile differenza che intercorre tra i verbi “guardare” e “vedere”, per acuire, forse, una coscienza più lucida della realtà. Perché “vedere” significa innanzitutto cogliere la vera essenza delle cose, ciò che permane; significa entrare, in profondità, nel flusso in divenire dell’esistenza.
“Vedere” vuol dire anche stare dentro il fluire, cogliere un ampio spettro di sfumature, sentire con ogni senso. Ci siamo affidati allora allo sguardo di quattro importanti poeti italiani. E, per innescare un processo di permeabilità, abbiamo chiesto loro di far interagire due linguaggi - quello della parola con quello dell’immagine visiva - e di creare un collegamento tra un punto di vista e un altro, tra una figurazione evocativa e una rappresentazione ritmica.
Anche il luogo che abbiamo scelto per la rassegna (la Porta Sant’Agostino a Bergamo Alta) è da considerare parte integrante dell’idea di creare un rapporto di permeabilità e di stare nel flusso dell’esistenza.
Mentre hanno luogo gli incontri con i poeti, sotto gli archi della Porta continuano a scorrere automobili e persone dirette verso le mete della vita quotidiana.
Anche qui, simbolicamente, come fosse in atto una performance o un’installazione in divenire, avviene qualcosa su un doppio registro: sopra, una coniugazione del verbo “vedere”, sotto, un’azione del gesto “guardare”.

Quattro poeti italiani di oggi (Maurizio Cucchi, Antonella Anedda, Davide Rondoni, Edoardo Sanguineti), dunque, “leggerano” tre grandi artisti contemporanei (Robert Rauschenberg, Bill Viola, Enrico Baj), e forse il più moderno dei pittori del passato, Lorenzo Lotto. I quattro incontri avranno scadenza settimanale, ogni mercoledì a partire dal 14 maggio sino al 4 Giugno, si svolgeranno presso la Sala della Porta Sant'Agostino, alle ore 18. Ingresso gratuito. L'inaugurazione sarà martedì 29 aprile, alle ore 18, presso l'Aula Magna dell'Università di Bergamo, con PHILIPPE DAVERIO, critico d'arte e conduttore della trasmissione Passepartout in onda su RaiTre.

Corrado Benigni – Mauro Zanchi
(curatori della rassegna)

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